Un'iniziativa per mostrare per un giorno le opere non esposte
Bologna, Museo internazionale e Biblioteca della Musica, Foto Metamorphosi © ufficio-stampa
C'è un tesoro nascosto nei depositi di molti musei italiani. Opere di immenso valore custodite con grande cura ma lontane dagli occhi dei visitatori. Bisogna scendere diversi metri sotto terra per riuscire a scoprirle. Ma niente scantinati polverosi: è un tesoro protetto dentro sale attrezzate, che rispettano rigidi criteri scientifici. Ma riuscire a vedere queste opere è spesso un privilegio per pochi.
Ma riuscire a vedere queste opere è spesso un privilegio per pochi. Servono occasioni speciali, come la Fai marathon un'iniziativa organizzata dal Fondo Ambiente italiano in collaborazione con il Gioco del lotto, che ha aperto alcuni "scrigni" italiani, come, tra gli altri due depositi della galleria nazionale di arte moderna di Roma.
Un mondo sotterraneo prezioso e quasi sconosciuto, più vasto ancora di quello che si può ammirare in superficie, nelle sale del museo. Ci sono opere di Capogrossi, De Chirico e Burri. Un paradosso tutto italiano che però racconta bene la vastità del nostro patrimonio. Un'opera che da noi era custodita in un deposito ora è esposta nelle sale di uno dei più prestigiosi musei del mondo.