Alla Fortezza Firmafede di Sarzana un viaggio nell'evoluzione artistica del pittore siciliano attraverso le sue opere più emblematiche tra realismo, politica ed eros
© © Renato Guttuso, by SIAE 2025 © Archivi Guttuso, Roma. Foto Giuseppe Schiavinotto
Fino al 2 giugno 2026 la Fortezza Firmafede di Sarzana accoglie una grande esposizione dedicata a Renato Guttuso, uno dei protagonisti più intensi e coerenti del Novecento italiano. Renato Guttuso. Il colore della realtà è il titolo della mostra che ripercorre l’evoluzione artistica e umana del pittore siciliano, offrendo uno sguardo ampio su oltre quarant’anni di ricerca pittorica, civile e politica.
Il percorso espositivo attraversa i temi cardine della pittura di Guttuso: l’impegno civile, il lavoro, il paesaggio, la natura morta, il ritratto e l’eros. L’arte, per Guttuso, non è mai stata semplice rappresentazione del reale, ma uno strumento di conoscenza e di presa di posizione. La sua pittura, carica di tensione emotiva e forza cromatica, nasce dal vissuto personale per farsi racconto collettivo, gesto politico e umano insieme.
In mostra dipinti, disegni e opere grafiche che permettono di seguire le fasi più significative della sua ricerca: dalle influenze di Picasso e del linguaggio post-cubista negli anni Quaranta, fino al dialogo con la metafisica di de Chirico, passando per le grandi composizioni a tema civile e le opere più intime e liriche. Centrale è anche la dimensione dell’eros, intesa come energia vitale e inquieta, che attraversa tutta la sua produzione, soprattutto nella rappresentazione del corpo femminile.
Ampio spazio è dedicato al disegno, primo strumento di indagine sul reale e forma espressiva autonoma, e alla grafica, sviluppata in stretta collaborazione con lo stampatore Alberto Caprini. Fogli, studi e incisioni restituiscono un Guttuso più introspettivo, capace di condensare in pochi segni la complessità del suo sguardo sul mondo.
L’esposizione si inserisce nel percorso di grandi mostre ospitate negli ultimi anni dalla fortezza rinascimentale, già sede di importanti appuntamenti dedicati ai maestri del Novecento. Il progetto è organizzato in collaborazione con il MIC – Direzione Regionale Musei della Liguria e con il sostegno delle istituzioni e delle associazioni di categoria del territorio, all’interno del più ampio cammino verso la candidatura di Sarzana a Capitale italiana della Cultura 2028.