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Opiemme, Studio DʼArs, Milano, 19/03/2013

Lʼartista colloca la sua ricerca nel territorio di confine tra poesia e immagine, tra galleria e strada. Il progetto Street DʼArs nasce per valorizzare artisti che, partendo dalla street art, si sono poi evolti in un percorso creativo originale.
A partire dal dicembre 2012 Studio DʼArs rilancia il suo spazio milanese con una nuova programmazione espositiva a cura di Daniele Decia (Galleria Punto Due, Calice Ligure). Il progetto Street DʼArs nasce per valorizzare artisti che, partendo da un background comune nella street art, hanno saputo evolversi lungo percorsi creativi originali dove le tecniche e i linguaggi della street art si fondono con le istanze attuali della cultura, visiva e non solo.
Nel 2013 Street DʼArs ha debuttato alla Fiera di Genova e a Step09-Milano, e con due mostre collettive di Bros, Pao, Corn79, MrFijodor, Etnik, El Señor Vombato, Nais, Orticanoodles, Opiemme e Run; nel maggio 2013 sarà allo Stroke Urban Art Fair di Monaco di Baviera per poi approdare a Berlino a settembre.
Presso i locali di Studio DʼArs, il 19 marzo, Street DʼArs inaugura la prima personale con Opiemme, artista che colloca la sua ricerca nel territorio di confine tra poesia e immagine, tra galleria e strada. Definito "poeta della street art", il suo intento è quello di presentare la poesia in modi nuovi, per avvicinarla alle persone e svecchiarne la comunicazione, portandola in strada a incontrare le persone. Lʼopera di Opiemme è veicolo di messaggi dalla forte urgenza etica e politica, spesso polemicamente "caustici" nei confronti della realtà contemporanea (Claudio Cravero, Artribune, 20.03.2011) e trasmessi attraverso un linguaggio personalissimo fatto di "immagini da leggere e parole da guardare".
Presenza molto attiva nel panorama artistico nazionale, Opiemme ha preso parte recentemente a numerose fiere con la galleria Zak (Monteriggioni) di Gaia Pasi; ha esposto nuovi lavori nel 2013 alle fiera Setup di Bologna e a Step09 di Milano per lo stand della galleria BI-BOx (Biella) di Irene Finiguerra e ad ArteGenova con Studio DʼArs.
Nel 2012 ha ideato interventi site-specific per la Fondazione Pistoletto di Biella e per il Caos Museum di Terni in occasione di UmbriaLibri; ha realizzato pitture murali al MAU (Museo Arti Urbane) e al SAM (Street Art Museum) di Torino, così come al Sobe Festival in Croazia.
Nellʼultima edizione della fiera torinese "The Others" ha composto una scritta "Peace" con l'alfabeto della guerra allʼinterno di una cella dellʼex Carcere Le Nuove. Ha appena terminato uno dei suoi dipinti a metà fra typography art, immagine e poesia al Bunker di Torino, su invito dellʼassociazione Urbe. 

Opiemme, Studio DʼArs, Milano, 19/03/2013

L'artista colloca la sua ricerca nel territorio di confine tra poesia e immagine, tra galleria e strada. Il progetto Street D'Ars nasce per valorizzare artisti che, partendo dalla street art, si sono poi evolti in un percorso creativo originale.
A partire dal dicembre 2012 Studio D'Ars rilancia il suo spazio milanese con una nuova programmazione espositiva a cura di Daniele Decia (Galleria Punto Due, Calice Ligure). Il progetto Street D'Ars nasce per valorizzare artisti che, partendo da un background comune nella street art, hanno saputo evolversi lungo percorsi creativi originali dove le tecniche e i linguaggi della street art si fondono con le istanze attuali della cultura, visiva e non solo.
Nel 2013 Street D'Ars ha debuttato alla Fiera di Genova e a Step09-Milano, e con due mostre collettive di Bros, Pao, Corn79, MrFijodor, Etnik, El Señor Vombato, Nais, Orticanoodles, Opiemme e Run; nel maggio 2013 sarà allo Stroke Urban Art Fair di Monaco di Baviera per poi approdare a Berlino a settembre.
Presso i locali di Studio D'Ars, il 19 marzo, Street D'Ars inaugura la prima personale con Opiemme, artista che colloca la sua ricerca nel territorio di confine tra poesia e immagine, tra galleria e strada. Definito "poeta della street art", il suo intento è quello di presentare la poesia in modi nuovi, per avvicinarla alle persone e svecchiarne la comunicazione, portandola in strada a incontrare le persone. L'opera di Opiemme è veicolo di messaggi dalla forte urgenza etica e politica, spesso polemicamente "caustici" nei confronti della realtà contemporanea (Claudio Cravero, Artribune, 20.03.2011) e trasmessi attraverso un linguaggio personalissimo fatto di "immagini da leggere e parole da guardare".
Presenza molto attiva nel panorama artistico nazionale, Opiemme ha preso parte recentemente a numerose fiere con la galleria Zak (Monteriggioni) di Gaia Pasi; ha esposto nuovi lavori nel 2013 alle fiera Setup di Bologna e a Step09 di Milano per lo stand della galleria BI-BOx (Biella) di Irene Finiguerra e ad ArteGenova con Studio D'Ars.
Nel 2012 ha ideato interventi site-specific per la Fondazione Pistoletto di Biella e per il Caos Museum di Terni in occasione di UmbriaLibri; ha realizzato pitture murali al MAU (Museo Arti Urbane) e al SAM (Street Art Museum) di Torino, così come al Sobe Festival in Croazia.
Nell'ultima edizione della fiera torinese "The Others" ha composto una scritta "Peace" con l'alfabeto della guerra all'interno di una cella dell'ex Carcere Le Nuove. Ha appena terminato uno dei suoi dipinti a metà fra typography art, immagine e poesia al Bunker di Torino, su invito dell'associazione Urbe. 

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