Nel quartiere emergente della città

BienNolo 2021, a Milano arte e territorio si incontrano: nella nuova edizione oltre dieci interventi pubblici

Più di cinquanta artisti esporranno le loro opere per l'evento e realizzeranno installazioni per le vie di Milano

07 Ott 2021 - 15:48
1 di 19
© Ufficio stampa   | Opera di Maurizio Cannavacciuolo
© Ufficio stampa   | Opera di Maurizio Cannavacciuolo
© Ufficio stampa   | Opera di Maurizio Cannavacciuolo

© Ufficio stampa | Opera di Maurizio Cannavacciuolo

© Ufficio stampa | Opera di Maurizio Cannavacciuolo

Per la seconda edizione di BienNoLo, sotto il titolo “Nunc est bibendum”, dal riferimento oraziano per la voglia di bere e far festa, gli artisti invitati sono 53. Quasi il doppio rispetto al 2019, dal team composto da Carlo Vanoni e ArtCityLab (Rossana Ciocca, Matteo Bergamini e Gianni Romano), che si occupa di laboratori partecipati e arte pubblica. 

Se due anni fa, poi, lo spazio era uno solo (l'affascinante ex Panettonificio Cova, in via Popoli Uniti), quest'anno la BienNoLo si è fatta grande e offre dieci interventi pubblici in città, principalmente nel quartiere di Nolo, quartiere emergente di Milano, a nord della zona Loreto. 

Un evento, la BienNoLo, che anziché iscriversi nel  consumo tipico delle manifestazioni temporanee vuole lasciare una traccia di sé alla comunità. In via Marocco 8, per esempio, resterà il grande murale intitolato Be Very Happy dell'artista Maurizio Cannavacciuolo; a pochi metri, al Garage Gariboldi in via Macchi 95, alle pareti resterà la riflessione “europea” di Enzo Umbaca, mentre Raymundo Sesma e Flavio Favelli resteranno, con le loro pitture, sui muri del nuovo spazio Loro Milano (via Ugo Bassi 32, zona Isola), succursale fuori quartiere di questa edizione 2021. Nel quartiere in permanenza resteranno anche i due billboards realizzati da Luca Pancrazzi (in via Ferrante Aporti 105) e Giovanni Frangi con il suo dipinto “Il rosa e il nero” negli spazi dell'East River, sul Naviglio della Martesana

Ma BienNoLo sta viaggiando anche sui binari di Trenord, col vagone di un treno affidato alla fantasia dell'artista croato Igor Eskinja che sui finestrini ha costruito i suoi “Paesaggi Imprevisti”, un nuovo panorama per i viaggiatori fatto di parole, colori e fantasia. 

Dulcis in fundo si arriva a Busto Arsizio, dove Andrea Nacciarriti, con il suo fascio luminoso “Beat” illumina il cielo da una vecchia ciminiera presente nel campus di Reti Spa, raccontandoci della teoria respiro della terra. 

Ma come si fa a costruire una BienNoLo, in termini di numeri? Coinvolgendo i professionisti del futuro: 20 studenti dell’Accademia di Brera hanno lavorato durante l’allestimento e affiancato il team e gli artisti, puntando a creare comunità. In più 55 volontari, come Anna che arriva da Bari per aprire tutti i giorni le porte dei tre hub.

Da non dimenticare la dinamica inclusiva della mostra: diversi giovani in mostra sono stati selezionati dopo un week end di lettura portfolio nello scorso luglio, alla Casa degli Artisti

Se, come aveva detto Carlo Vanoni, “Ho voluto regalare una rosa a Milano”, oggi sembra che da questi petali sia nato un vero e proprio roseto.  

Dopo la prima edizione dedicata alla paura e alla sostenibilità, nel 2021 BienNolo affronta il tema della gioia del presente, dello sguardo sui luoghi e dell’amore per il territorio e i suoi itinerari.  L’arte è intesa come incontro fra territorio e produzione, una logica che vede il cittadino essere parte integrante dei processi di costruzione dell’arte, spettatore e attore di un cambiamento in cui la creatività diviene il vero motore di una nuova visione partecipata. E il cambiamento sociale passa da una parola: cultura.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri