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"Avere o non avere", il reportage socio-economico di Claudio Brachino sulla grande sfida politica del 2021

Disuguaglianza tra classi sociali e tra individui nel ventunesimo secolo: ecco il tema centrale dellʼultimo libro del giornalista, che ha per sottotitolo "Il miraggio dellʼuguaglianza nella nostra democrazia"

 Avere o non avere, libro, Claudio Brachino
Ufficio stampa

Un libro pensato prima del Covid, scritto durante il Covid e che vede rafforzate le sue tesi dalle conseguenze del Covid. Non un'analisi socio-economica, ma un reportage. "Non sono un giornalista economico, però sono un giornalista". L'inizio di Avere o Non Avere (Rubbettino Editore) è una dichiarazione d'intenti. Lapalissiana, come esplicita l'autore e giornalista Claudio Brachino, ma onesta. Poi, certo, il tema è quello: la disuguaglianza tra classi sociali e tra individui nel ventunesimo secolo, e quindi gli strumenti non possono che includere dati, classifiche e definizioni tradizionali. Ma lo sguardo è diverso, la confezione anche: è un diario di ciò che accade, scritto con un linguaggio chiaro e che va dritto al punto. Un saggio agile che dipinge "il miraggio dell'uguaglianza nella nostra democrazia" del sottotitolo, costruendo le argomentazioni non tanto su libri di macro-economia quanto su esperienze personali e frammenti autobiografici.

La tesi centrale è che le carte costituzionali garantiscono l'accesso egualitario ai diritti fondamentali, ma mettendo a fuoco la vita quotidiana si scopre che la forbice tra chi può e chi non può si allarga sempre di più. La società è formata da molte categorie di donne e di uomini (a cominciare dalle stesse categorie di genere), ognuna delle quali ha dei sottoinsiemi da cui emergono disuguaglianze più o meno nette, più o meno superabili. Il giornalista le individua, le indaga e poi le descrive lasciando da parte pregiudizi e assiomi preconfezionati. Così, scorre rapida davanti ai nostri occhi di lettori una sfilata di contrapposizioni della contemporaneità: da precari-pensionati a omofobia-omocrazia, da uomini-donne a uomini-uomini e donne-donne, dalla fragilità dei bambini ai rischi democratici dei social. Fino alla sintesi estrema: da una parte del ring chi ha, dall'altra chi non ha.

 

Non sono categorie astratte da libro di sociologia, dicevamo, ma modelli creati sulla base di incontri con gente per strada, in taxi, sul tram. Spuntano qua e là aneddoti legati alla vita e alla carriera di Brachino - dalle lezioni universitarie con Eduardo De Filippo all'inquadratura in primo piano di uno stivale dopo l’eccidio al mercato di Sarajevo nel 1994. Poi la malattia del padre nel capitolo sulla sanità, il rapporto con i figli in quello sul divario digitale e le inchieste, i programmi e il racconto in prima persona dei fatti dell'attualità.



Infine - ma in realtà parte tutto da loro - i numeri, i dati e gli studi su cui l'autore costruisce le fondamenta delle sue argomentazioni. Uno per tutti: 24,1%. È la percentuale dei Neet (chi non studia né lavora) in Italia fra i giovani tra i 15 e 29 anni. Quasi uno su quattro. Contro il 13,4% della media europea. Spesso la causa non è la poca voglia di fare, ma la mancanza di opportunità. "La nostra è una democrazia che tratta male le sue estermità cronologiche più fragili, i vecchi e i giovani", dice l'autore a Tgcom24, "i primi vivono di più ma hanno un scarsa assistenza globale, i secondi passano troppi anni da precari per poter incidere sul loro futuro".

 

Poi, come una scintilla che fa esplodere tutto, è arrivato il passaggio dall'Homo Deus, descritto con lo storico Harari come l'Uomo che dopo secoli di progresso si accinge a debellare le guerre e le malattie, all'Homo Viralis, la cui ambizione di grandezza è stata ridimensionata da un piccolo essere chiamato coronavirus: "Chi era già diseguale lo è diventato ancora di più". La parola disuguaglianza è diventata la grande sfida politica del 2021. Restituire a chi ha dovuto fermarsi, aiutare chi vede spegnersi le opportunità ancora prima di partire. "Se non spenderemo bene i soldi del Next Generation Eu", conclude Brachino, "addio nuove generazioni".

 

Un'anteprima per i lettori di Tgcom24:


Avere o non avere
di Claudio Brachino
Rubbettino Editore
206 pagine
16 euro

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