DALLE EDICOLE ALLE LIBRERIE

"Soggetti smarriti": vita vera dopo l'attimo fuggito

In libreria il "fior da fiore" della rubrica curata per anni su "Libero" da Alessandro Dell'Orto sui personaggi popolari usciti dai riflettori

02 Dic 2013 - 18:58
 © Dal Web

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La memoria è un esercizio apparentemente facile. Anzi, divertente. "Ti ricordi?" "Certo, sì, cavolo se mi ricordo". Due o quattro parole, sorriso (oppure no), fine. Esercizio più difficile, ma per qualcuno tremendamente coinvolgente, è invece superare la porta aperta dalla memoria e provare a camminarci dentro. Rileggere delle storie, scoprirne delle nuove che magari possono pure cambiare i confini di quel ricordo.

Il passato, e i segni lasciati nell'immaginario collettivo come trampolino per raccontare cammini di vita: questo, dietro la facciata apparentemente comune delle interviste, è la materia viva di "Soggetti Smarriti", per anni un appuntamento settimanale su "Libero", oggi, finalmente, un libro messo insieme per Wlm edizioni da Alessandro Dell'Orto, inviato, autore, mente libera, partito da un'idea fintamente normale, finito per comporre un puzzle di vite pubbliche prima e private oggi che non ha eguali nel giornalismo italiano. Uomini e donne assurti anche a grandi altezze di popolarità poi riassorbiti nei ranghi, a volte addirittura esiliati in angoli impensabili nel loro momento di gloria. Seguendo per anni lo sport, Dell'Orto è partito dai calciatori, dagli ex-reucci di stadi e palazzetti per atterrare poi nei terreni vastissimi e - non ci si sorprenda - per grande parte inesplorati dello spettacolo, della televisione, del costume, della cronaca, persino della pubblicità.

Oltre 300 interviste, o meglio 300 storie di quei personaggi lì, che quando li citi o il nomini devi fare quel minimo di mente locale prima di uscirtene con un "ahhhh" che innesca quel ricordo "basic" a cui si accennava: qui, appunto, entrano i racconti guidati dall'autore, e si capisce rapidamente che non siamo di fronte a una versione cartacea di "Meteore". Nessuno - o poca gente - sa chi siano Irina Sanpiter o Davide Marrotta: salvo poi scoprire che sono la Magda che non ce la faceva più con Furio-Verdone e l'irresistibile mini-alieno di "Ciripiripì Kodak". E che, portati per mano da un interlocutore capace di interpretare in tempo reale le loro sensibilità, hanno molto, moltissimo da raccontare (e qualche volta pure da insegnare) a chi vuole oltrepassare quel' "ahhhh". Nel volume (anzi, considerato il materiale a disposizione si potrebbe azzardare 'nel primo volume'), Dell'Orto ha scelto 23 pietre preziose della sua miniera di storie: la nuova esistenza da autista di Mirko dei Beehive si mischia alle prigioni di Saddam Hussein vissute da Maurizio Cocciolone e agli sfrenati party newyorkesi dell'ex calciatore Luciano Marangon in maniera tutto meno che dissonante, naturale, perché semplicemente è vita, nelle sue infinite sfaccettature: in questo caso ancora più affascinanti in quanto nascoste dai bagliori del passato successo. Libro sconsigliatissimo ai "morti di fama", consigliatissimo a chi ha voglia - tra l'altro divertendosi, togliendosi mille curiosità - di usare la memoria come una pista di decollo, e farsi un volo in vite smarritesi solo nei titoli dei giornali.

Alessandro Dell'Orto
SOGGETTI SMARRITI
Wlm Edizioni
Pagg.280, euro 15,70   

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