Il libro ripercorre la vita del ragazzo di Verona, dal periodo in seminario e il sogno di diventare prete fino al giorno dell'omicidio, l'incontro con Don Guido e il pentimento
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Il 17 aprile del 1991 Pietro Maso uccide i suoi genitori a Montecchia di Crosara, un paese in provincia di Verona, con l’aiuto di altri tre ragazzi. Per quel delitto viene condannato a trent’anni, che con l’indulto e gli sconti di pena per buona condotta sono diventati ventidue. Dall’aprile del 2013 è un uomo definitivamente libero. In questo libro per la prima volta Pietro Maso parla di sé: del sogno della “bella vita”, della notte del massacro, degli anni trascorsi in carcere, della sua conversione religiosa, del lungo e travagliato percorso intimo, fatto di pentimento, di preghiera, di perdono.
Un racconto di grande intensità con episodi che rimangono impressi nella memoria del lettore come i momenti che precedono l'incontro con Don Guido Todeschini, allora direttore di Telepace, che decide di incontrare Maso, a quei tempi considerato nient'altro che un "mostro" dall'opinione pubblica. Una testimonianza potentissima, lucida e scioccante, che mette il lettore faccia a faccia con il Male, con la sua logica folle e agghiacciante. Ma che indica anche una via possibile di redenzione e riscatto.
Pietro Maso (San Bonifacio, 17 luglio 1971) è il protagonista reo confesso di uno dei più clamorosi casi di omicidio a sfondo familiare della cronaca italiana. Aiutato da tre amici, uccise entrambi i genitori. Arrestato il 19 aprile 1991, ha trascorso in carcere ventidue anni della sua vita. Oggi è un uomo libero.
Raffaella Regoli (Isola del Liri, 21 gennaio 1970), giornalista, autrice televisiva, inviata di cronaca prima in Rai, poi per Mediaset, ha curato per anni la trasmissione “Mattino 5” su Canale 5. Oggi è ideatrice e responsabile del programma “Quinta colonna” di Retequattro. Ha un figlio e vive a Milano.
COLLANA Ingrandimenti
PAGINE 192
PREZZO 17 euro
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