Un libro che raccoglie una selezione di materiali, foto e testi della periferia nord della città
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Il progetto editoriale Il futuro del mondo passa da qui risulta da una parte una sorta di collezione dei migliori lavori fotografici, protagonisti del sito osservatorio FMPQ, e dall’altra un altro modo di raccogliere materiale e analizzare la periferia di Torino, una terra di nessuno ma un crocevia di storie interessanti.
Il futuro del mondo passa da qui è ambientato nella periferia nord di Torino a meno di cinque chilometri dal centro della città. Un luogo invisibile a uno sguardo distratto, ma che se osservato con un po' più d'attenzione non può lasciare indifferenti. Si tratta di un’area di confluenza dello Stura con il Po, quasi all’imbocco dell’autostrada Torino-Milano.
Qui la natura selvaggia convive con resti delle civiltà che sono andate perdute. Una città nella città dove nomadi, tossicodipendenti, contadini abusivi, semplici cittadini condividono una terra dimenticata sulle sponde di un fiume e si muovono fra strade sterrate che diventano labirinti, sospesi fra terra e acqua. Negli ultimi anni lungo una di queste rive si è formato il più grande mercato di droga a cielo aperto d'Italia (noto come Tossic Park).
L’osservatorio FMPQ ha voluto documentare questa realtà attraverso un’opera collettiva composta da più di cento immagini e una significativa serie di racconti, reportage e testimonianze sul passato il presente e il futuro che attraversa questa periferia. Il lungo lavoro di raccolta e di documentazione fotografica e narrativa è andato dapprima a comporre un sito osservatorio (www.fmpq.it) ed in seguito è stato pubblicato.
Lo scopo del progetto è di raccontare - attraverso l’immagine fotografica, la parola scritta, il web e il video - un territorio ai margini simbolo di questa e di altre periferie urbane. Una sinergia di approcci che vuole far riflettere, senza mai giudicare, sui retrobottega delle città, su quello che anche se non si vuole vedere, c’è ed esiste. Tutto quanto il lavoro, a parte un piccolo contributo ricevuto dalla Regione Piemonte per la pubblicazione, è autoprodotto.