IN UMBRIA

"Anima di Castelluccio", la mostra fotografica di Gianni Brucculeri

La mostra racconta la storia e la resistenza del piccolo borgo umbro, ancora vivo grazie alla determinazione dei suoi abitanti, che non si arrendono al limbo nel quale sembra confinata la loro vita dopo il sisma del 2016 

09 Ago 2025 - 14:08
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Castelluccio di Norcia, ospita la mostra fotografica “Anima di Castelluccio“, realizzata dal fotografo Gianni Brucculeri. Nata da un quarantennale amore per Castelluccio, la mostra racconta la storia e la resistenza del piccolo borgo, ancora vivo grazie alla determinazione dei suoi abitanti, che non si arrendono al limbo nel quale sembra confinata la loro vita dopo il sisma del 2016. 

Castelluccio è una frazione del comune di Norcia (PG) in Umbria. Incastonato tra le montagne, conta oggi pochi abitanti, ma la vita qui si aggrappa alla roccia come le radici dei fiori che ogni primavera dipingono la piana di colori mozzafiato. Dopo il sisma, il tempo sembra essersi cristallizzato in un limbo fatto di macerie e speranza. La strada verso la rinascita è lenta e faticosa, una normalità, ancora, completamente da ricostruire. È proprio per questo che Brucculeri ha sentito il bisogno di raccontare questo momento, attraverso il suo lavoro di fotografo. Quale mezzo migliore per narrare le persone, se non la fotografia? Il progetto ha l’obiettivo di ritrarre gli abitanti, recuperando e ricostruendo una memoria storica che rischia di essere dimenticata.

Durante lo shooting, Brucculeri ha avuto l’opportunità di entrare in contatto con gli abitanti di Castelluccio, scoprendo le loro storie e il loro profondo legame con questa terra. Contadini, pastori, ristoratori e gente comune: ognuno di loro rappresenta un tassello fondamentale per la sopravvivenza di questo borgo, vero e proprio custode della montagna. Il progetto fotografico vuole dare voce proprio a queste persone, tenendo viva la tradizione e la memoria collettiva in un dialogo ideale tra presente e passato, fondamentale per immaginare un futuro e stimolare le coscienze delle generazioni più giovani affinché guardino alle tradizioni come a un valore da preservare, una base per il continuo progresso.

I concetti di “memoria” e di “rinascita”, dunque, assumono contorni universali e proiettano l’uomo, insieme alle sue opere, al di là del trauma che Castelluccio ha subito da parte della natura e successivamente l’indifferenza della burocrazia. Tutto questo è possibile solo grazie alla forza d’animo e alla speranza, ostinata come soltanto la gente di montagna sa essere anche di fronte alle più grandi avversità. Brucculeri attraverso i suoi scatti, è riuscito a dare voce a tutti coloro che hanno deciso di restare nella propria terra, scegliendo la strada più lenta e dura ma anche quella dell’identità, dell’appartenenza, del concettuale rifiuto della sconfitta. 

Le parole dell’assessore alla Cultura del Comune di Norcia, Marianna Stella: “È un messaggio di speranza e appartenenza per gli abitanti del luogo e per tutti noi, una testimonianza della forza e della determinazione di una comunità che ha scelto di non abbandonare la propria terra”.

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