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L’evento italiano dedicato al fenomeno delle micro-distillerie arriva alla sua seconda edizione
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Lo avevamo visto per le birre, adesso lo stiamo vedendo per i distillati: il fenomeno del craft distilling in Italia è ancora agli esordi, ma anno dopo anno sta conquistando sempre più persone.
Il fascino degli alambicchi e del mondo del rame è incontrollabile e tra approcci più o meno artigianali, più o meno hi-tech, le micro-distillerie si stanno espandendo.
A supporto dei produttori di distillati premium arriva quindi “DISTILLO”, la prima manifestazione italiana dedicata alle attrezzature per le micro-distillerie, che oggi festeggia la sua seconda edizione. La fiera, organizzata da Craft Distilling, è in calendario nello Spazio Antologico di “East End Studios” in via Mecenate, il 16 e il 17 maggio 2023.
Il programma è ricco di conferenze, seminari e approfondimenti sulle novità del settore con i maggiori esperti italiani e internazionali, con focus sulla formazione, le materie prime, le tecnologie di produzione fino all'imbottigliamento. L’obiettivo è quello di avvicinare l'artigianalità alle nuove tecnologie. Negli stand di “DISTILLO”, inoltre, gli espositori potranno confrontarsi con imprenditori interessati ad aprire o sviluppare la propria distilleria.
I numeri del 2022: sold out per le 12 masterclass e oltre 800 ingressi in due giorni
La fiera “DISTILLO” è rivolta sia agli addetti ai lavori della filiera della distillazione sia a coloro che - in numero sempre crescente, secondo le statistiche - intendono avvicinarsi al mondo del rame e degli alambicchi. Si conferma quindi come un evento di punta per l'intero bacino del Mediterraneo. Nel 2022, edizione del debutto della rassegna milanese, si sono registrati sia il record di produttori di alambicchi (ben nove), oltre 800 ingressi in due giorni (con appassionati e addetti ai lavori provenienti da tutte le regioni d'Italia e da altri Paesi europei) e il sold out per le 12 masterclass allestite da Craft Distilling con interventi di distillatori e tecnici del settore.
La partnership tra “DISTILLO” e Spirito Autoctono
Anche per la seconda edizione di “DISTILLO”si conferma la partnership tra DISTILLO e Spirito Autoctono, la prima guida nazionale dedicata agli spirits. "Per noi - spiega il direttore della guida Francesco Fadda - la collaborazione con DISTILLO e i suoi ideatori, non solo è importante strategicamente per promuovere il nostro progetto editoriale, ma significa dare continuità alla sinergia nata e cresciuta naturalmente tra l'EXPO di settore più importante d'Europa e Spirito Autoctono. Distillo è la risposta alle richieste che riceviamo da parte di tanti lettori che vogliono trasformare la loro passione in un'attività professionale. Quest'anno due le attività che vedono protagonista questa sinergia. In primis la presentazione ufficiale della Guida 2023, con la conseguente consegna dell'Ampolla d'Oro ai prodotti italiani più meritevoli. Altrettanto fondamentale la collaborazione alla creazione di un'area riservata a produttori che lavorano conto terzi, piccoli e medi artigiani pronti a supportare le richieste di approfondimento di tanti futuri craft distiller! Perché l'importante è fare sistema".
Il fenomeno emergente delle micro-distillerie
Il fenomeno del craft distilling è partito dagli Stati Uniti (oggi si contano oltre 2.000 realtà attive), ma anche in Europa sta conoscendo in vero e proprio boom. L’Inghilterra ha superato la Scozia per numero di distillerie, con un tasso di aperture di circa una a settimana, e in Francia si è abbondantemente superato il centinaio di unità. Anche in Italia sono già nate le prime strutture e si comincia respirare tanta euforia, con un tasso di crescita elevato. “L’interesse per la produzione di distillati premium – spiegano Caludio Riva e Davide Terziotti, guru di Craft Distilling – è rafforzato dalla capacità di questo settore di espandersi anche nei periodi di difficoltà. Tra il 2008 e il 2015, in piena crisi economica, negli Stati Uniti gli spiriti artigianali hanno registrato una crescita di mercato esponenziale, in controtendenza col settore. Nel 2022 si sono registrati alcuni rallentamenti nella crescita dovuti ai timori legati al costo dell’energia, ma in questi primi mesi del 2023 abbiamo notato che molti progetti che erano stati sospesi hanno ripreso il loro cammino”.
Di Indira Fassioni