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La rinascita del ristorante La Coldana di Lodi

Non solo Milano, ma anche i dintorni illuminano il panorama enogastronomico lombardo: a Lodi, l’indirizzo storico de La Coldana inaugura un nuovo corso con lo Chef Alessandro Proietti Refrigeri

Un locale storico completamente fuori dalla città

Ai bordi della foresta di pianura, all’interno di una cascina ristrutturata del 1700 in quel di Lodi, sorge il ristorante La Coldana: un locale storico, completamente fuori dalla città, caratterizzato da uno stile moderno in armonia con il contesto architettonico classico della cascina.

 

Suddiviso internamente in cinque intime sale, ognuna con diverse luci e ambientazioni, per un totale di 28 coperti, il ristorante si trova ai bordi di una foresta di pianura caratterizzata da corridoi di verde e da alti arbusti. Un luogo unico e suggestivo, una dimora inedita a pochi passi dalla Foresta di Pianura lodigiana.

 

Il design del ristorante comprende piani in marmo nero, tele d’arte contemporanea ed elementi di design come la lampada Arco di Castiglioni, i quali convivono con soffitti a cassettoni in legno e camini monumentali. Tutto a ricordare la storia di questo luogo.

 

 

Il nuovo Chef

A guidare la cucina da gennaio 2023 c’è un nuovo Chef, con una nuova brigata di giovani promettenti: Alessandro Proietti Refrigeri, romano, classe 1988, una Stella Michelin conquistata nel 2019 e per tre anni di seguito al ristorante Villa Naj di Stradella (Pavia). La sua storia inizia a Roma, al Mirabelle dello Splendide Royal Hotel e poi per due anni con Chef Riccardo Di Giacinto, prima da All'Oro e poi a Salina, al Capofaro Resort.

 

Ritorna a Roma per due anni da Chef Heinz Beck a La Pergola Cavalieri Hilton e, in seguito, decide di formarsi all’estero: lavora due anni al Noma di Chef Redzepi a Copenaghen e nel suo pop-up restaurant di Tokyo. Lavora, infine, da Berberè, la catena di pizzerie dei fratelli Aloe, conosciuti durante l’esperienza danese. A gennaio 2023 arriva a Lodi con tutta la sua brigata di cucina, tra cui la Pastry Chef Giulia Seveso, sua compagna nel lavoro e nella vita.

 

 

La filosofia di cucina

La filosofia di Chef Proietti Refrigeri incontra perfettamente quella del ristorante La Coldana: esaltare al meglio i prodotti del territorio con richiami alle esperienze dello Chef maturate all'estero. Alla base della nascita di questo progetto ci sono valori che accomunano lo Chef e la proprietà, come la forte etica aziendale e la ricerca della sostenibilità in tutte le sue forme.

 

La cucina è progettata per avere un basso impatto energetico e la filosofia ha come obiettivo quello di limitare le plastiche usa e getta il più possibile. Altro esempio è il piccolo orto di erbe aromatiche nel cortile del ristorante, di cui Chef Alessandro fa grande uso.

 

 

Il menu

La carta è composta da tre menu degustazione: 5 portate a scelta dello Chef, 7 portate “terra, mare, vegetali” o 9 portate a mano libera. La parte green nella carta è molto presente: ne è un esempio Rape radici vegetali, un piatto che varia sempre in base alla stagionalità dei prodotti dell’orto.

 

Tra i piatti che più incuriosiscono in carta, c’è sicuramente l'Uovo 73° in una carbonara, piatto simbolo dello Chef; tra i primi, il Risotto Carnaroli, burro acido, anguilla arrosto, sakè e tintura di cipolla, i Bottoncini di patate, crostacei, alghe e infuso di katsuobushi, e la Mezza manica Pastificio Mancini, Salva Cremasco, erbe primaverili, bacche di goji e birra.

 

Tra i secondi, sono da scoprire l’Anatra servita in 2 servizi: Petto laccato al miele, spezie e rabarbaro in carpione di fiori, terrina di coscia e pak choi, oltre che l'Ombrina bocca d’oro, carciofi brasati, infuso allo yuzu, capperi e polline di finocchietto. Tra i dessert della stagione, da segnalare Pane e Cioccolato insieme a Carota, sesamo tostato e santoreggia.

 

La carta dei vini è composta da più di 600 etichette (nazionali ed estere) ed è stata creata dai patron Alessandro Ferrandi e Fabrizio Ferrari, che si occupano anche dell’accoglienza e del servizio di sala.

 

 

La ricetta:

Risotto, animelle glassate, pecorino, tre pepi e burro affumicato

 

Ingredienti per 4 persone:

320 gr riso carnaroli, 100 gr burro, 160 gr animelle di vitello Pepe timut, pepe sansho, pepe sichuan, Pecorino romano

 

Preparazione:

In un pentolino iniziare a tostare il riso, una volta caldo aggiungere il sale e i tre pepi e iniziare a bagnare con acqua calda. Nel frattempo, in una padella ben calda, iniziare a rosolare le animelle con il burro aggiungendo il sale, e una volta cotte lasciarle nel fondo di manzo.

Una volta pronto il riso, iniziare a mantecare con il burro precedentemente affumicato al fieno e il pecorino e i tre pepi. Impiattare adagiando sul piatto il riso, le animelle, il fondo di manzo e i tre pepi.

 

Di Indira Fassioni 

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