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Il bonet allʼastigiana: dolci segreti per farlo al meglio

Il bonet all'astigiana: dolci segreti per farlo al meglio
  • DIFFICOLTA facile

Se amate gli amaretti e i dolci al cucchiaio questo � il dessert ideale per soddisfare il vostro palato. Si narra che questa preparazione, di antichissime origini piemontesi, prenda il nome dal termine dialettale bon�t, ovvero cappello tondeggiante, la cui forma ricorda quella dello stampo a tronco di cono basso utilizzato per la cottura del budino e che di fatto in passato era in rame e veniva chiamato bon�t �d cusin-a, cappello da cucina, berretto del cuoco. Un?altra versione fa risalire la denominazione di bonet al fatto che il dessert essendo servito a fine pasto precede il momento in cui l?ospite indossa il cappello per andare via. Mentre riflettete sull?opzione pi� convincente, eccovi la ricetta, tratta dal numero di gennaio del magazine di COTTO E MANGIATO, per un dessert originale e davvero semplice da preparare.

INGREDIENTI

  • uova intere 5
  • tuorlo 1
  • zucchero 200  gr
  • cacao amaro in polvere 30  gr
  • latte intero 750  ml
  • amaretti 200  gr
  • nocciole 100  gr
  • gocce di cioccolato  q.b.

PROCEDIMENTO

SBRICIOLATE gli amaretti, pelate e frullate le nocciole. Portate il latte a bollore. In una ciotola a parte, versate lo zucchero, le uova e il cacao, quindi lavorate con le fruste elettriche per amalgamare. Unite il latte caldo lentamente e poi gli amaretti e le nocciole.

DISTRIBUITE il composto in 4 stampini da cr�me caramel e adagiateli in una teglia con 3 dita d?acqua. Cuocete a bagnomaria nel forno a 110�C per 60 minuti. Lasciate raffreddare in frigorifero per 4 ore e quindi sformate. Infine, decorate con gocce di cioccolato fondente.

Provate le altre ricette del magazine di "Cotto e mangiato"

Lo sapevate che...

La ricetta prevede delle varianti a seconda della zona piemontese di provenienza: al posto delle nocciole si possono usare i savoiardi e si possono aggiungere cognac o rum o caff�.