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La Cucina di Rho “non è il solito ristorante”

La cucina ispirata alla tradizione mediterranea che rivoluziona il classico menu alla carta

Una cucina fuori dal comune

Non solo a Milano città, per mangiare gourmet e con gusto si può anche a pochi chilometri dal capoluogo. È qui che ha aperto da poco tempo La Cucina: Non il solito Ristorante, un ristorante gourmet italiano che propone rivisitazioni moderne dei piatti tradizionali della cucina italiana in un ambiente intimo con luci soffuse. Un locale che rivoluziona il concetto classico di menu alla carta, eliminando la tradizionale distinzione tra antipasti, primi e secondi piatti e proponendo invece una singola pagina con scelte limitate in cui ogni portata ha la stessa dignità.

 

Fondato da Gaetano Marinaccio e Nadia Petronio, La Cucina: Non il solito Ristorante è risultato vincitore nel 2022 degli Hospitality Social Awards di Rimini come migliore attività sui social media, mentre da gennaio 2023 ha accolto il nuovo Executive Chef Alfonso Daviducci, un talento emergente nella scena culinaria italiana.

 

Il menù e la carta

Cinque versioni differenti all’anno di un menu che va oltre la classica stagionalità dei prodotti. Una cucina moderna ispirata alla tradizione mediterranea che abbandona la tradizionale distinzione tra i piatti. Il menu alla carta, infatti, è di una singola pagina con scelte limitate e ogni portata viene realizzata con ingredienti italiani scelti di altissima qualità. Un percorso degustazione da 7 o 9 portate che consente ai commensali di esplorare una varietà di sapori ed esperienze culinarie, immergendosi in un viaggio gastronomico che mette in mostra il meglio della cucina italiana.

 

Tra le creazioni dello chef, il cavallo di battaglia del ristorante è il Risotto Giallo, realizzato con riso Acquerello, Parmigiano 100 mesi, Polline, fava tonka, olio al cipresso e zafferano biologico locale. Tra le novità, il menu presenta La Giovenca in Primavera, tre diverse declinazioni della Giovenca sannita. Altri highlight includono La Genovese nascosta, dove il tipico ragù di cipolle napoletano è celato all’interno dei ravioli, il Ganassino, che consiste in una guancia di scottona beneventana, sedano rapa e pak-choi arrostito, e il Cannolo di terra, declinazione di porro e anacardi.

 

La carta dei vini propone oltre 200 etichette, un’ampia varietà di vini italiani, tra rossi, rosè, bianchi e bollicine, da quasi tutte le regioni italiane e con alcune annate solo per veri intenditori. C’è anche uno spazio dedicato alle bollicine francesi, ai sidri e alle birre artigianali, oltre a circa 50 opzioni diverse per il fine pasto, dai whisky agli amari. Tra le particolarità del ristorante si segnalano inoltre la Carte degli Oli, con 15 oli extravergini dalle principali regioni italiane produttrici, e quella dei Caffè.

 

Lo chef Alfonso Daviducci

Il nuovo executive chef de La Cucina: non il solito ristorante arriva a gennaio 2023, dopo tre anni di esperienza come chef in ristoranti gourmet. Alfonso Daviducci, di origini campane, ha portato con sé un tocco personale ai nuovi piatti proposti da La Cucina, arricchendoli con i profumi del Mediterraneo e l'equilibrio di sapori derivanti dalla sua dieta millenaria. 

 

La sua passione per l'arte culinaria lo ha spinto a perfezionare le sue competenze in ogni aspetto della cucina, dalla preparazione delle materie prime fino alla presentazione dei piatti. La sua capacità di combinare sapori autentici con una presentazione artistica ha reso i suoi piatti non solo deliziosi, ma anche un piacere per gli occhi.

 

Il locale

Con soli 20 coperti, a La Cucina: Non il solito Ristorante, l'attenzione non è solo rivolta al cibo, ma anche alla creazione di un'esperienza culinaria indimenticabile e su misura. Le luci soffuse e gli arredi di design in legno creano un'atmosfera calda e accogliente, offrendo agli ospiti un'esperienza culinaria personalizzata e attenta e rispecchiando la filosofia del ristorante: unire il gusto per il bello e per il buono. 

 

Il ristorante si trasforma ogni sera in un palcoscenico teatrale, dove protagonista è la presentazione della portata. Questo nuovo approccio eleva la cena a un’esperienza multisensoriale: al calar della sera si crea un ambiente intimo e accogliente. I tavoli, illuminati in modo da mettere in risalto il proprio tavolo e i piatti, rendono anche il servizio una performance artistica, dove colori, sapori, tecniche e aromi interpretano i ruoli principali.

 

Gaetano Marinaccio, titolare de “La Cucina” con la compagna Nadia Petronio, spiega: “In questi mesi abbiamo ascoltato i suggerimenti dei nostri clienti e abbiamo rivisto l’aspetto del locale sulla base delle aspettative che abbiamo raccolto attraverso recensioni e segnalazioni ricevute: siamo andati incontro alla richiesta di una location più intima in cui in ogni dettaglio proviamo a raccontare una storia di tradizione e stile. E per avere il cliente ancora più al centro dell’attenzione abbiamo ridotto i coperti a 20, rafforzando l’idea di un locale riservato ed elegante”.

 

Di Indira Fassioni

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