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A Mauritius i piatti tipici vengono preparati e serviti da una famiglia dell'isola che utilizza esclusivamente gli ingredienti freschi raccolti dall'orto di casa. Dei mauriziani, infatti, si dice che scrivano in inglese, parlino in francese e pensino in creolo, il che tradotto significa apertura mentale e altrettanta flessibilità culturale. La cucina creola porta con sé un mix di diverse culture ed è possibile provarla recandosi in una delle table d'hôtes presenti sull'isola, le case delle famiglie mauriziane pregne di autenticità e allegria che aprono le porte delle proprie dimore per un pranzo da condividere. È la perfetta maniera per assaggiare i veri piatti isolani, avvicinandosi alla cultura del posto nel migliore dei modi, a tavola.
Sono numerose e bisogna fare attenzione a scegliere le più autentiche, come la table d'hôtes Kot Marie Michelle, formata da una splendida e ospitale famiglia di cinque donne e ottime cuoche. Nella bella stagione si mangia all'aperto dove sorge l'orto da cui derivano i prodotti serviti. Ospitalità è la parola d'ordine, se poi vi si aggiungono i piatti squisiti cucinati dalle cuoche, allora non resta che informarsi sull'indirizzo giusto e prenotare. Qui avrete modo di provare le autentiche ricette del luogo, avvicinandovi agli usi e costumi delle tavole autoctone.
Preparate lo stomaco e dedicatevi alla sorprese gastronomiche delle varie portate: i boulet manioc (soffici crocchette a base di manioca), il kari pwasson (piatto di pesce al curry e il faratha), lo spezzatino di cervo e il faratha, tipico pane mauriziano. Carne, pesce e frutti di mare sono in genere serviti con il curry, oppure in vindaye, una salsa di zafferano e mostarda, o in rougail, una salsa piccante a base di pomodori, peperoncino, zenzero, cipolle, aglio e sale. Immancabile è il riso in bianco ad accompagnare, l'achard (un condimento a base di frutta e verdura tritata e pepata) o il chutney (a base di frutta e verdura, con peperoncino, coriandolo aglio e cipolla). L'anima creola a tavola tra racconti e sorrisi.
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