Fra tradizione reinterpretata, ingredienti locali, gesti artigianali e visioni creative
Bronte Tokyo © Ufficio stampa
L’estate è fatta anche di piaceri che si concedono senza fretta. Tra questi, il dolce non è solo un fine pasto: è un gesto d’affetto verso se stessi, una pausa ristoratrice, un’occasione per viaggiare con il palato quando si è già in viaggio con il corpo. E in ogni angolo d’Italia, dalle città d’arte alle isole, passando per le località balneari più iconiche, i grandi nomi della pasticceria italiana interpretano il dessert estivo in chiave contemporanea, evocando territori, memorie e desideri. Ecco sei creazioni che vale la pena cercare, assaggiare, raccontare.
A Firenze, l’estate 2025 si assapora tra le vetrine color pastello di Badiani Gelateria, dove è nato un gusto che rende omaggio a una delle più amate icone dolciarie toscane: la Pesca di Prato. L’idea nasce dall’incontro tra due maestri, Paolo Pomposi per il gelato, e Paolo Sacchetti per la pasticceria. Quest’ultimo, titolare della storica Pasticceria Nuovo Mondo di Prato e vicepresidente storico dell’AMPI, ha contribuito a riportare in auge il dolce che racconta la sua città: due semisfere di brioche bagnate nell’Alchermes e farcite con una crema pasticcera setosa. Oggi quel dolce diventa anche un gelato, pensato per l’estate ma capace di custodire l’anima della tradizione. Un gusto morbido, profondo, che emoziona e sorprende. È disponibile da luglio nelle gelaterie Badiani di Viale dei Mille e Via dei Tosinghi: un perfetto ponte tra la classicità della pasticceria e la freschezza del gelato artigianale, tra memoria e innovazione.
Spostandosi in Sicilia, l’estate parla il linguaggio dei frutti tropicali e delle paste lievitate. Pistì, la rinomata pasticceria artigianale di Bronte celebre per l’uso del pistacchio verde DOP, lancia per la bella stagione due nuovi panettoni estivi: Lestivo Fotónico e Lestivo Fotonico Magico. Il primo, più diretto e fruttato, è arricchito da albicocche e ananas canditi, glassato con zucchero, mandorle e pistacchio, perfetto per accompagnare un tè freddo al tramonto o una colazione lenta sul terrazzo. Il secondo, più sofisticato e stratificato, unisce ananas, pesca, albicocca e frutti di bosco a una glassa croccante al pistacchio, rievocando atmosfere tropicali e cocktail esotici. Entrambi i panettoni sono confezionati a mano in formato da 750 grammi e raccontano l’incontro tra Sud e Tropici, tra tradizione natalizia e sogno estivo. Un modo insolito e gioioso di portare in tavola il panettone anche sotto l’ombrellone.
In Sardegna, all’interno dell’Hotel Abi d’Oru di Porto Rotondo, il maestro pasticcere Andrea Tortora firma la Coppa Ape d’Oro, un dessert che ha la leggerezza di un gelato ma l’eleganza di un dolce da ristorazione. Alla base, un gelato artigianale alla ricotta sarda e miele, ricco ma non pesante, completato da un topping di miele d’acacia prodotto direttamente nell’hotel. Il gusto è pieno ma essenziale, in perfetto equilibrio tra dolcezza e freschezza, e si rifà alla filosofia di Tortora: esaltare il territorio attraverso gesti semplici ma curatissimi. Il miele, in particolare, proviene dal progetto GICOIAS, nato per valorizzare le piccole realtà agricole dell’isola. Servito con eleganza o disponibile per un consumo più informale, questo dolce racconta la Sardegna con precisione e poesia.
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Il Gelato alla Pesca di Prato con Pesca di Prato
Restando in tema di lievitati, ma spostandosi verso il Nord Italia, L’Agostin Lorenzetti rappresenta un’altra idea di dolce estivo che sfida le stagioni. È un bauletto lievitato profumato al limone, soffice dentro e croccante fuori, con una fragranza che richiama le colazioni d’infanzia e le gite al mare. Ogni morso è un equilibrio tra dolcezza e acidità, una carezza sul palato, un invito alla condivisione. Nasce da una ricetta esclusiva e registrata, prodotta tutto l’anno e perfetta anche in estate per accompagnare un caffè mattutino, una granita pomeridiana o una tazza di tè ghiacciato. Un dolce quotidiano ma speciale, pensato per chi cerca un momento di piacere autentico, senza artifici.
Infine, a Taormina, nel leggendario San Domenico Palace – Four Seasons, il pastry chef Vincenzo Abagnale presenta una creazione che unisce due mondi solo in apparenza lontani: Bronte–Tokyo. Un dessert raffinato e moderno, in cui il pistacchio siciliano incontra la sapidità del miso giallo e della salsa di soia, creando un contrasto armonico che attraversa il palato come un dialogo tra culture. A completare il piatto, un sorbetto al limone che dona freschezza e tensione. Abagnale, già alla guida delle pasticcerie di ristoranti stellati come il Mirazur di Mauro Colagreco, firma qui un dolce che non è solo buono: è colto, evocativo, capace di emozionare anche i palati più esigenti. Un’esperienza che si colloca perfettamente tra le atmosfere eleganti del resort e il paesaggio incantato della costa siciliana.
Questi sei dolci raccontano un’estate fatta di tradizione reinterpretata, ingredienti locali, gesti artigianali e visioni creative. Che si tratti di una pesca bagnata nell’Alchermes o di una coppa di miele e ricotta, di un panettone tropicale o di un dessert che unisce il Giappone a Bronte, ogni proposta è un invito a concedersi un piacere autentico, a lasciarsi trasportare dal gusto e – perché no – a farsi sorprendere. Perché le vacanze sono anche questo: un sorso, un morso, un momento di felicità.
Di: Indira Fassioni