Vicenza, lʼEnpa svuota il canile per Natale ma i volontari non brindano: cambiato il regolamento per le adozioni
Lʼassociazione animalista di Thiene-Schio è riuscita nellʼimpresa di dare una casa a tutti i trovatelli, ma dopo la festa il brusco risveglio. "A chi diamo fastidio?", si chiede la presidente Federica De Pretto

Una casa e una famiglia per tutti i cani e i gatti del Vicentino per Natale: è stato un risultato unico per la sezione Enpa di Thiene-Schio presieduta da Federica De Pretto, che si occupa delle adozioni per il canile privato di Marano convenzionato con 32 Comuni dell'Altovicentino. Ma la gioia di aver svuotato le gabbie è durata poco. Il tempo di apprendere che ai primi del mese era stato approvato un nuovo regolamento per il canile sanitario proprio in tema di adozioni. "Sto cercando di saperne di più, ma le istituzioni non rispondono - spiega De Pretto. - Quello che vorrei capire è perché si vuole cambiare un sistema rodato, che porta questi frutti. A chi dà fastidio il canile vuoto?".
Un sistema che funziona ma non piace alle istituzioni?"Meglio di zero non si può fare - racconta Federica De Pretto - perché allora si cambia una formula vincente? A chi dà fastidio un canile vuoto e tutti i cani e gatti trovatelli finalmente nel calore di una casa? Perché si vuole limitare il nostro lavoro?". Non trova spiegazioni alla notizia del nuovo regolamento sul canile sanitario che serve 32 Comuni dell'Altovicentino, né riesce ad averne dai diretti interessati nelle istituzioni. "Abbiamo visto che in 15 anni di presidio e prevenzione sul territorio da parte di Enpa - spiega De Pretto - si è arrivati a questo risultato: il trovatello che noi volontari portiamo al canile solitamente in giornata ha già una famiglia, perché ci attiviamo subito, accontentiamo e seguiamo gli aspiranti padroni in lista d'attesa e gli animali restano in gabbia lo stretto necessario di legge, i 10 giorni di fermo sanitario. Ora si allunga la burocrazia".
Numeri e storie vincentiE' così che solo nel 2016 120 cani e 30 gatti hanno trovato casa. "Di grande aiuto sono anche gli appelli che facciamo attraverso i social network - continua De Pretto, - ma la nostra forza è sicuramente quella di essere un'associazione radicata nel territorio, che ha già vinto tante battaglie, come quella contro il canile-lager fatto chiudere nel 2010. Facciamo tanta prevenzione per evitare in partenza gli abbandoni: ci contattano i privati con le cucciolate e li aiutiamo a sistemare tutti i nuovi arrivati". "I cuccioli vanno via subito, ma siamo riusciti a far adottare anche Wendy, una cagnolina di piccola taglia di 16-17 anni, trovata abbandonata e malconcia. Ha trascorso - conclude - gli ultimi 20 giorni della sua vita nel calore di una famiglia, quando rischiava, invece, di morire in gabbia".
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