Boom di cani "fantasma" in Italia: due milioni non sono registrati
Secondo Legambiente, gli animali vaganti sono tra i 700 e i 400mila e quelli randagi tra i 350 e i 200mila. La maggior parte si trova al Sud
È allarme cani "fantasma" in Italia: mancano all'appello dell'anagrafe canina almeno due milioni di animali. In tutta la Penisola quelli vaganti sono tra i 700 e i 400mila e quelli randagi tra i 350 e 200mila.
Più di un milione è localizzato in sole cinque regioni del Sud: Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Lazio. È quanto emerge dal rapporto di Legambiente sulla gestione degli animali nelle città italiane.
Perchè ci sono tanti cani "fantasma"
La mancanza di monitoraggio e di regolamentazione restano i principali problemi sui quali le Amministrazioni comunali e le Asl devono lavorare, secondo l'associazione ambientalista. Meno della metà dei Comuni in Italia dichiara di conoscere il numero complessivo degli animali iscritti all'anagrafe canina presenti nel proprio territorio. Solo il 7% dei Comuni ha regole per possibili agevolazioni fiscali per le adozioni dei cani.
Preoccupano dati sull'abbandono
Nel 2022, dai numeri forniti dalle Amministrazioni comunali, si stimano 71.000 cani abbandonati, in calo soltanto dell'1% rispetto al 2021, anno in cui, però, si era segnato un significativo aumento sul 2020 pari al 43%, come conseguenza del rafforzarsi della crisi socioeconomica scaturita dopo la pandemia. Questi fattori hanno influito anche sul numero delle adozioni dei cani dai canili rifugio, che stanno diminuendo: dal 53% del 2020 si è passati al 41% nel 2022.
Le soluzioni di Legambiente
L'associazione ha rilanciato alcune proposte per migliorare la condizione di questi animali come il fatto di rendere pienamente operativo in tutto il Paese un'anagrafe unica nazionale obbligatoria per tutti gli animali domestici che è fondamentale per prevedere, organizzare e correttamente fornire i necessari servizi ai cittadini.
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