"Lungo il percorso per arrivare in Europa esistono luoghi senza telecamere, posti dove nemmeno i satelliti riescono a riprendere la realtà", racconta
di Francesca Ambrosini"Se l'inferno esiste, è a Tripoli, in Libia. Sono partito nel 2016 dal Camerun e ho attraversato il deserto. Niger, Algeria, Libia, per poi raggiungere l’Europa: Italia e poi Francia. Lungo questo percorso esistono luoghi senza telecamere, posti dove penso che nemmeno i satelliti riescano a riprendere la realtà di ciò che accade. Non l'ho visto né alla tv né l'ho sentito alla radio. L'ho vissuto. Non credete a quello che vi promettono". È la testimonianza di Yves Nimeck, che da 9 anni vive a Parigi. Che ha trasformato il suo incubo, l'inferno in terra, in una missione di vita.