L'accusa shock viene dal portavoce della Commissione per il digitale, il francese Thomas Reigner
di Laura CannavòDietro la mozione di sfiducia contro ursula von der leyen, bocciata nella scorsa plenaria dal parlamento europeo, ci sono attori della macchina di disinformazione russa. Forze tanto potenti quanto occulte, armi della guerra ibrida di Mosca contro l'Unione euroepa, per polarizzare e indebolire l'unione, sfruttando eventi o discussioni politiche per distorcere il dibattito, diffondere teorie del complotto o screditare i politici europei. L'accusa shock viene dal portavoce della Commissione per il digitale, il francese Thomas Reigner. Non un sospetto, ma una certezza che poggia sui report dell'organizzazione di fact checker indipendente finlandese "check first".