Fino a pochi mesi fa, il registro era un altro: minacce, insulti, fake news sull'occidente
di Eliano RossiChe in russia qualcosa sia cambiato nella narrazione della guerra se ne sono accorti in milioni, quando qualche sera fa, nel notiziario Vesti Nedeli, Evgeny Popov, conduttore e deputato di Russia unita, ha parlato di "fine dell’operazione speciale". Guerra no, quella parola resta un tabù. Ma mai, in tre anni e mezzo, la tv di Mosca si era spinta così avanti. Fino a pochi mesi fa, il registro era un altro. Minacce, insulti, fake news sull'occidente. La propaganda del Cremlino ha lavorato insieme al suo esercito in una guerra ibrida, portata avanti dai falchi del piccolo schermo.