Il premier Meloni: "Bene il cambio di postura Usa verso Putin"
di Luca PesanteDonald Trump avrebbe chiesto al telefono direttamente a Zelensy se, nel caso gli Usa avessero fornito missili a lungo raggio, Kiev fosse stata in grado di colpire direttamente Mosca. "Assolutamente sì, se ci date le armi", sarebbe stata la risposta, durante la conversazione tra i due ricostruita dal Financial Times, risalente al 4 luglio. Quasi a corredo il Washington Post rivela che il tycoon avrebbe poi dato il suo consenso all'invio di missili tomawahak in Ucraina. Nelle stesse ore il presidente americano ha ribadito, questa volta alla Bbc, la sua delusione verso Putin, aggiungendo però di non essere pronto alla rottura. La portavoce della Casa Bianca ha invece provato a smorzare il senso delle rivelazioni, definendo le parole di Trump una semplice domanda e non un invito a colpire il cuore della Federazione. "Bene il cambio di postura di Washington", commenta il premier Meloni. Dal Cremlino prime, prudenti reazioni. "Dobbiamo ancora capire cosa c'è dietro l'ultimatum di 50 giorni per porre fine alla guerra", afferma Lavrov. "Putin è imperturbabile alle minacce e proseguirà a combattere in Ucraina", da fonti vicine al presidente.