Il ministro degli Esteri rassicura sulla sicurezza degli italiani in Medio Oriente dopo gli attacchi israeliani in Iran. "Azioni e reazioni sono pericolose: serve il confronto tra le parti"
“Da stanotte siamo qui a valutare l’evolversi della situazione”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani fa il punto al Tg5 sulla situazione in Medio Oriente dopo gli attacchi israeliani in Iran, parlando dall’unità di crisi del ministero. Tajani ha riferito di aver riunito ambasciatori e ministri competenti, compresi quelli a Mosca e negli Stati Uniti, per una “valutazione complessiva”.
Sul fronte della sicurezza, ha rassicurato: “Non ci sono stati problemi per i nostri concittadini né in Iran né in Israele”. Ha segnalato esplosioni “vicino alla residenza della nostra ambasciatrice” in Iran, ma ha confermato che tutti gli italiani sono stati contattati da ambasciate e consolati.
Ha parlato anche con Rafael Grossi, direttore dell’Agenzia nucleare dell’ONU, il quale ha riferito che “non ci sono conseguenze radiologiche particolarmente gravi” nelle basi colpite in Iran. Resta incerto l’incontro a Mosca previsto tra Iran, Oman e Stati Uniti: “Mi pare difficile che si tenga, anche se non è stato annullato”.
Tajani ha ribadito l’importanza del confronto: “La nostra via è come sempre quella del dialogo”. Ha definito “pericolose” le dinamiche di “azioni e reazioni” e ha avvertito: “Il rischio è che la situazione esploda nell’area”. Infine, ha fatto sapere che non ci sono “segnalazioni preoccupanti” riguardo ai militari italiani in Iraq e alla marina nel Mar Rosso, ma “la situazione viene seguita minuto per minuto”.