"Quella che è stata una vittoria politica per Conte - ha commentato l'avvocato dell'ex pornodiva - è stata una sconfitta per la legalità in Italia"
di Alessandro TallaridaIl sogno proibito di Cicciolina è riavere il suo vitalizio. Gliel'hanno portato via nel 2018 i Cinque Stelle, con un taglio drastico a quello che veniva considerato un odioso privilegio della casta. Da allora lei, Ilona Staller, ha intrapreso un'ostinata battaglia legale a suon di ricorsi. Tutti finora malamente naufragati. L'ultimo è stato respinto pochi giorni fa dal Collegio d'appello di Montecitorio. Sembrava la fine, ma non per l'ex pornodiva pronta a lanciarsi in una nuova crociata: vorrebbe denunciare il Collegio della Camera e il presidente dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte, che si era vantato di aver respinto il ricorso per il ripristino dei vitalizi, grazie alla presenza di un esponente pentastellato tra i parlamentari che hanno giudicato il caso. "Quella che è stata una vittoria politica per Conte - ha commentato l'avvocato di Cicciolina - è stata una sconfitta per la legalità in Italia".