La decisione è stata approvata dal Consiglio comunale con 12 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti
di Tito GilibertoNon si tratta di "cancellare la storia, ma di riconsegnare il massimo rispetto all'onorificenza, che è opposta e incompatibile con Mussolini". Con queste parole la sindaca Pd di Riccione Daniela Angelini ha dichiarato ufficiale la revoca della cittadinanza onoraria conferita nel 1923 a Benito Mussolini e ad Aldo Oviglio. La decisione è stata approvata dal Consiglio comunale con 12 voti favorevoli, 5 contrari e 3 astenuti. Tuttavia, la votazione non ha registrato una maggioranza unanime. Compatto il Pd, ma le liste civiche della maggioranza non hanno sposato l'idea perché, ha detto il consigliere comunale di 2030, Lazzaro Righetti, "se è vero che quando si parla di Mussolini non ci si può permettere ambiguità, visto che è stato un dittatore e ha guidato un regime responsabile di crimini contro la libertà e la dignità di milioni di persone, pur capendo le motivazioni simboliche e morali della revoca, quella cittadinanza è fatto storico e come tale va compreso". Dunque "la storia non si corregge ma si studia". I consiglieri dem indossavano una t-shirt bianca con la scritta "Viva l'Italia antifascista". Opposizione contraria.