L'autore del post, un docente di tedesco in un istituto superiore di Napoli, prova a giustificarsi: "Gesto stupido ma non mi sento rappresentato da questo governo"
di Francesca RomanelliDopo le frasi inqualificabili scritte sui social contro la figlia del premier Meloni, arrivano le scuse del docente 65enne di tedesco in un istituto di Cicciano, in provincia di Napoli: "È stato un gesto stupido, scritto d'impulso. Chiedo scusa per il contenuto del post: non si augura mai la morte, soprattutto a una bambina”, scrive ora l'insegnante. Che aggiunge: "Mi rendo conto della gravità. Odio ogni forma di violenza, amo gli animali, faccio volontariato. È stato un errore", prosegue "ma non ritiro le mie idee politiche: non mi sento rappresentato da questo governo", è l’incredibile chiosa a quanto accaduto. Docente, tuttavia, non nuovo ad attacchi verbali sui social contro esponenti dell’esecutivo. Il ministero dell’Istruzione "sanzionerà quanti per i loro atti non sono degni di far parte della nostra scuola", annuncia il titolare del dicastero, Valditara. Sempre più forte, intanto, l’ondata di solidarietà espressa al presidente del consiglio.