L'uomo, durante la sua detenzione, avrebbe in più casi cercato di convincere i compagni di cella a scegliere la strada del Jihad
di Marco GrazianoQuarantenne, tunisino di nascita, ha vissuto in Italia per oltre 10 anni con un nome falso, idolatrando e seguendo gli insegnamenti di Osama Bin Laden. E, nei suoi piani, ci sarebbe stato quello di organizzare un attentato, morendo in nome dell'Islam. Una presunta volontà scoperta grazie a una lunga indagine svolta nel carcere torinese dove stava scontando una pena per precedenti reati e che ha portato a una nuova misura cautelare a suo carico.
L'operazione "Shaytan" condotta dalla DIGOS di Torino, dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, ha portato alla luce con tanto di registrazioni, l'attività dell'uomo che, durante la sua detenzione avrebbe in più casi cercato di convincere i compagni di cella a scegliere la strada del Jihad, facendo leva sulla mancanza di rispetto da parte degli occidentali verso la religione islamica.