Ogni giorno milioni di bambini sono costretti a lavorare in condizioni estreme. In Afghanistan e Siria, le guerre rendono la scuola un privilegio e l'infanzia un lusso
di Francesca Canto"Quando il ferro viene colpito dal martello, diventa più forte. Penso che gli esseri umani siano come il ferro", dice Ibrahim, 11 anni, apprendista fabbro a Kabul. Va a scuola e lavora per aiutare la sua famiglia, come Selina, coetanea di Damasco, che vende focacce fino a notte fonda. Le loro storie raccontano un’infanzia negata. Secondo l’Unicef, un bambino su cinque nei paesi più poveri del mondo è costretto a lavorare, spesso in condizioni pericolose e senza tutela. In Siria e Afghanistan, devastati da anni di guerra, mancano scuole, insegnanti e opportunità: il lavoro infantile è spesso l’unica via per sopravvivere.