l'allarme

Dazi, la protesta dei viticoltori italiani

Una stangata da 317 milioni di euro all'anno secondo l'unione italiana vini

di Lorenzo Pace
23 Ago 2025 - 13:09
01:32 

Un'occasione mancata, accompagnata - adesso - dalla preoccupazione di perdere clienti negli Stati Uniti. I viticoltori italiani reagiscono così all'esclusione dei loro prodotti dalla lista dei dazi scontati al 15%. Vini e alcolici italiani - ma anche francesi - potrebbero raggiungere costi proibitivi per il consumatore americano. "Per le nostre tre categorie, il mercato degli Stati Uniti è un punto di riferimento, con 2,5 miliardi di export in crescita", spiega Giacomo Ponti, presidente Federvini.

Una stangata da 317 milioni di euro all'anno secondo l'Unione Italiana Vini. Un quarto delle bottiglie esportate dall'Italia, infatti, arriva negli Stati Uniti. Per gli operatori italiani bisogna cooperare con i partner americani. "Per trovare soluzioni e non perdere una fetta di mercato determinante", commenta Cristian Specogna.

"Io credo che ci siano spazi nel futuro, perché è anche nell'interesse dell'America non avere dazi, soprattutto sui vini, prodotti igp o dop, che non sono producibili lì", la riflessione di Renzo Cotarella, amministratore delegato Marchesi Antinori. La partita non è chiusa però: i produttori italiani chiedono di continuare a negoziare per trovare un accordo migliore.

Ci spera tutto il settore agroalimentare. "Trattiamo in termini diretti con gli Usa, ma anche assieme alla Francia, per il comparto vitivinicolo, che resta il primo per valore delle esportazioni delle nostre eccellenze nel mercato statunitense", conclude Ettore Prandini, presidente Coldiretti.

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