e qualcuno li tiene per sé

Dalle scarpe pitonate alle sciabole d'oro, i premier ricoperti di regali

Nei depositi di Palazzo Chigi sono stipati i doni di rappresentanza ricevuti negli anni dagli esponenti di governo

di Paolo Scarlata
24 Lug 2025 - 19:54
01:45 

Scarpe pitonate, pennini con calamaio, servizi da the, porta candele, sciabole d'oro, balene di marmo e via di seguito. Oggetti talvolta di dubbio gusto come nel più eccentrico dei bazar, ma di fatto custoditi nei depositi di Palazzo Chigi: sono i doni di rappresentanza ricevuti negli anni dai membri di governo. In base a un decreto del 2008 dell'allora premier Prodi, quelli di valore superiore ai 300 euro sono diventati beni dello Stato, da destinare alle sedi di rappresentanza o in beneficenza. Ben 278 quelli ricevuti da Giorgia Meloni da quando è diventata premier, finiti negli scaffali di palazzo: dai foulard del presidente albanese Rama e dell’indiano Modi, alla statuetta con motosega dell’argentino Milei.

In media la premier ha depositato un dono ogni 3,3 giorni. Un vero primato, rispetto ai predecessori. Mario Monti se ne è sbarazzato di 19, Enrico Letta di appena 4 nei suoi 300 giorni di governo, 15 Renzi, 12 Gentiloni, 59 Conte, 20 Draghi. Conclusione inevitabile: Meloni ha riempito il deposito di Palazzo Chigi e non ha tenuto praticamente nulla per sé. Si può dire lo stesso per gli altri premier? I numeri lascerebbero pensare che a molti souvenir si siano affezionati. Di certo a rispolverare il tema dei doni istituzionali era stata questa interrogazione del deputato di Italia Viva Bonifazi: più che grattacapi alla presidente del Consiglio ha riportato alla memoria la bicicletta donata dalla Colnago nel 2016 all’allora premier Renzi, viola come la sua Fiorentina, talmente bella da averla tenuta per sé.

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