Dopo le polemiche, annunciate nuove misure per impedire gli abusi dei fondi pubblici nel cinema. Le novità entreranno in vigore dal 23 giugno
di Roberto LamuraStop ai finaziamenti a pioggia e stretta sui controlli sulla realizzazione delle pellicole che beneficiano delle agevolazioni fiscali. Sembra lapalissiano verificare dove e come vengono spesi soldi pubblici, eppure il settore degli aiuti al cinema presentava delle falle, anche vistose ma mai sanate, che consentiva di ottenere soldi di Stato senza che quest'ultimo controllasse in che mani finivano, se l'opera veniva compiuta e programmata nei cinema o sulle piattaforme streaming. Ora tutto questo non accadrà più, promette il ministro della Cultura Alessandro Giuli, che, dopo lo scandalo del caso Kaufmann - l'americano sospettato del duplice omicidio di Villa Pamphili - e beneficiario di oltre 800mila euro per un film mai realizzato, imprime un ulteriore giro di vite, integrando la riforma del tax credit, con nuove regole.