Nei kibbutz di"Be'eri, Kfar Azza"e Nir Oz, le persone uccise o rapite furono decine e molte delle loro case furono bruciate e distrutte
di Paola NurnbergDopo due anni dall'attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre del 2023 in cui furono uccise più di 1.100 persone, tra cui 318 abitanti dei kibbutz costruiti vicino al confine con la Striscia di Gaza, la nostra inviata Paola Nurnberg è andata a vedere come si vive in quei luoghi tra il ricordo di chi non c'è più e la speranza gli ostaggi possano tornare a casa presto. Nei kibbutz di Be’eri, Kfar Azza e Nir Oz, le persone uccise o rapite furono decine e molte delle loro case furono bruciate e distrutte. In diversi sono ancora in corso lavori di ricostruzione o ampliamento, possibili grazie a ingenti fondi pubblici e finanziamenti privati. In alcuni dei kibbutz attaccati vivevano israeliani impegnati in processi di integrazione con la comunità palestinese e attivisti contro l'occupazione dei territori palestinesi. A Be’eri, che aveva più di mille abitanti, le persone uccise furono più di 100: il progetto di ricostruzione dovrebbe essere completato entro la fine del 2026 e al momento i quartieri più colpiti dagli attacchi, sono stati lasciati com'erano.