Le onde hanno raggiunto il lungomare e i residenti hanno rinforzato porte e finestre con sacchi di sabbia
di Viviana GuglielmiMuri d’acqua, raffiche di vento e città svuotate. Il tifone Kajiki ha seminato paura in Cina e ora colpisce con violenza il Vietnam. Dopo aver devastato l’isola di Haina e parte della provincia di Guangdon con venti oltre i 160 km/h, la tempesta ha piegato la popolare località turistica di Sanya: alberi sradicati, strade bloccate, auto ribaltate dal vento e migliaia di residenti costretti all’evacuazione. Più di 20.000 persone hanno lasciato le loro abitazioni e oltre 21.000 pescatori sono stati richiamati a riva. Ora la furia di Kajiki si abbatte sulla costa centrale del Vietnam, trasformando intere città in scenari spettrali. La città costiera di Vinh è stata inondata durante la notte e al mattino le strade erano quasi deserte, la maggior parte dei negozi e dei ristoranti erano chiusi e residenti e commercianti erano impegnati a rinforzare con sacchi di sabbia gli ingressi delle loro proprietà. E il peggio deve ancora arrivare.