Telemarketing selvaggio, confiscate le banche dati
Dalle chiamate dei disturbatori non si salva quasi nessuno. Dallo scorso anno è attivo anche per la telefonia mobile - oltre a quella fissa e alle mail - il registro delle opposizioni che dovrebbe mettere al riparo da usi distorti i nostri dati personali, ma a poco è servito: le chiamate non si fermano.
Per mettere un freno all'invadenza del telemarketing selvaggio arriva ora il pugno di ferro del garante della privacy. Confiscate per la prima volta le banche dati di alcuni call center. L'operazione, condotta dalla guardia di finanza di concerto con l'authority, è scattata in provincia di Verona. Quattro le società oggetto di accertamenti con attività in violazione della normativa in materia di protezione dei dati personali. Avrebbero contattato migliaia di soggetti senza il necessario consenso, proponendo offerte commerciali di diverse compagnie energetiche. obiettivo: aumentare le proprie provvigioni senza alcun formale incarico. Viene così colpito il "sottobosco" del telemarketing, con sanzioni che vanno da 200 mila fino a 800 mila euro.
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