L'impennata dei prezzi e il taglio delle forniture da Mosca impongono al governo di stringere sul piano razionamenti. È complicato che ci siano iniziative fino al 25 settembre, ma le contromisure sono pressoché decise: riscaldamenti più bassi anche per le utenze domestiche, riduzione dell'illuminazione pubblica e, in caso di necessità, chiusura anticipata di uffici pubblici e negozi