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Istria squisita: comincia la stagione del tartufo

Dal 10 settembre fino a novembre eventi e feste in onore del pregiatissimo tubero della penisola vicina allʼItalia

Non sono in molti a sapere che l'Istria è un'importante produttrice di tartufi bianchi e neri di grande livello qualitativo, tanto che è stato creato un apposito marchio di qualità “Pravi Tartuf / Tartufo Vero”, a garanzia della qualità del prodotto e assegnato soltanto ai ristoranti che rispettano elevati standard culinari.

Sarà possibile assaggiarli in loco a cominciare dal 10 e 11 settembre a Pinguente dove sarà preparata una superfrittata al tartufo e il week end successivo a Livade, per le Giornate del Tartufo.

I tartufi istriani si producono e si gustano soprattutto nella regione centro-settentrionale della tra i graziosi paesini medievali di Pisino, Buie , Pinguente e Levade, paesi dove si concentra il maggior numero di ristoranti specializzati, alcuni dei quali offrono menù interamente al tartufo, dall'antipasto fino al dolce e al gelato. Il vero Eldorado è costituito dal bosco di San Marco a Montona, nella bellissima valle del fiume Quieto, dove per secoli la Serenissima trasse alberi per le navi costruite nei suoi arsenali.

Levade, la capitale del prezioso tubero - In Istria si trovano 4 tipi principali: il Tuber magnatum Pico, il bianco più pregiato che cresce da settembre a gennaio e va consumato fresco, il Tuber melanosporum Vittadini, il miglior nero, che cresce da gennaio a primavera, quindi il Tuber aestivium, un nero che cresce tutto l'anno e infine il Tuber brumale, un altro nero invernale. Molti tuberi croati finiscono in Francia, usati per insaporire i patè “au truffe du Perigord”. Esiste anche una “Strada istriana del Tartufo” che parte da Plovania per arrivare fino alla capitale del tubero prezioso: Levade (Livade in croato). Qui si possono anche acquistare, oppure degustare in ristoranti e trattorie, altre specialità della gastronomia istriana come olio, vino, salumi, formaggi e carni, oltre agli squisiti asparagi selvatici primaverili.

Il tartufo più grande del mondo - Da qui proviene anche il tubero in assoluto più grande al mondo finora raccolto – 1,310 kg – trovato nel 2000 da Giancarlo Zigante (titolare di un omonimo ristorante a Levade e di una catena di negozi di prodotti alimentari istriani) e dalla sua cagnetta Diana, come certificato dal Guinness World Record. Ma la scoperta del tartufo istriano è cosa relativamente recente, risalendo agli anni 30 del secolo scorso, avvenuta ad opera di militari piemontesi che ravvisarono analogie ambientali con le loro terre: fino ad allora il tartufo veniva considerato poco più che mangime per animali . L'importanza gastronomica ed economica del tubero istriano ha provocato anche il sorgere di una serie di manifestazioni, che con il passare del tempo coinvolgono sempre più turisti stranieri, attratti dalla possibilità di fare grandi scorpacciate – nonché rifornimento - di tartufi a prezzi competitivi.

Il tartufo è di scena - Si inizia il 10 e 11 settembre 2016 a Pinguente ( Buset in croato), il bel paesino veneziano murato vero labirinto di viuzze e piazzette lastricate, con una festa popolare che apre la stagione di raccolta con una frittata gigantesca fatta in piazza con 2016 uova e 10 kg di tartufi (altro primato da Guinness), poi il fine settimana successivo a Levade, la capitale del tartufo bianco istriano, con le “Giornate del Tartufo Zigante” . Per tutte queste manifestazioni l'operatore “il Piccolo Tiglio”, specializzato dal 1980 in tutti i tipi di vacanza nelle nazioni dell'ex Jugoslavia, organizza dei soggiorni individuali e di gruppo a prezzi estremamente convenienti.

Il sapore dell'autunno istriano - quindi l' 1 e 2 ottobre a Sovignacco si svolge la Domenica Bianca, festa popolare con offerta di tartufi e prodotti caserecci. Il 22 e 23 ottobre Montona ospita il VII TeTa, festival del vino terrano e del tartufo, e sempre nella stesse date a Levade si svolge il XXIII Tuberfest, la manifestazione principale, con rassegna e asta di tuberi, ricerca dimostrativa, caccia al tesoro (è proprio il caso di dirlo) e fiera, di prodotti agricoli. Per finire il 5 e 6 novembre ancora a Pinguente per le Giornate del Tartufo assieme ai prodotti caserecci autoctoni, e poi l' 11 e 12 novembre a Momiano le Giornate del Moscato e del Tartufo.