FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Woody Allen, il figlio Moses scagiona il padre e accusa: "Mia Farrow ci ha plagiato"

In un libro il figlio adottivo ribalta le accuse: "Mia madre istruì mia sorella Dylan sulle molestie”

Woody Allen, il figlio Moses scagiona il padre e accusa:
ansa

Continua a distanza l'eterna guerra tra Woody Allen e Mia Farrow.

Il figlio adottivo dei due, Moses Farrow, in un'intervista contenuta nel suo libro di prossima uscita, ha scagionato il padre. Anzi ha puntato il dito contro la madre, rea di essere stata violenta e aver insegnato alla figlia Dylan ad accusare Allen di abusi sessuali. Questo nuovo capitolo arriva a distanza di 25 anni dall'uscita delle dichiarazioni di presunti abusi fatte dalla stessa Dylan.

Alcuni passaggi del libro "Start to Finish: Woody Allen and the Art of Moviemaking" sono stati anticipati dal New York Times. Il 36enne Moses Farrow dice: "Ora che non vivo più nel terrore delle sue reazioni, posso dire come lei ci ha fatto il lavaggio del cervello. È ovvio che Woody non ha molestato Dylan. Lei gli voleva bene e non vedeva l'ora di vederlo. Non si è mai nascosta da lui finché nostra madre non gli ha creato intorno un'atmosfera di paura e di odio".

La replica della Farrow non si è fatta attendere: "Spezza il cuore ed è sconcertante che Moses dica questo magari per compiacere Woody. Tutti noi lo amiamo e sentiamo la sua mancanza. Moses ha tagliato ogni rapporto con la sua famiglia, compresa la sua ex moglie che attendeva un bambino quando lui se ne è andato".

Le indagini sulle accuse avanzate da Dylan Farrow nei confronti di Allen sono partite nel 1992, quando per la prima volta la ragazza disse di essere stata abusata sessualmente dal padre, ma hanno rivelato alcune contraddizioni da parte della ragazza. Nonostante questo un giudice di Manhattan aveva dato comunque ragione a Mia Farrow, concedendole la custodia dei figli e definendo il regista "egocentrico, inaffidabile e insensibile".