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Molestie, Asia Argento al summit mondiale delle donne a New York

Lʼattrice e Laura Boldrini protagoniste di un panel sullʼItalia accolte dalle protagoniste del movimento #MeToo

Molestie, Asia Argento al summit mondiale delle donne a New York - foto 1
-afp

Asia Argento, una delle prime accusatrici del produttore hollywoodiano Harvey Weinstein, è intervenuta al Women in the World Summit a New York si è aperto con la voce della modella Ambra Battilana Gutierrez.

L'attrice ha parlato all'interno di un panel sull'Italia, con la presenza dell'ex presidente della Camera Laura Boldrini e ha detto che "il movimento #metoo è la cosa più importante avvenuta per le donne dalla conquista del diritto di voto".

Il summit si tiene per tre giorni, dal 13 al 15 aprile, al David H. Koch Theater al Lincoln Center e ospita anche l'ex segretario di Stato, Hillary Clinton, l'attrice premio Oscar Viola Davis e Dara Khosrowshahi, CEO di Uber

Asia Argento e la Gutierrez sono tra le grandi accusatrici di Weinstein, il potente produttore di Hollywood caduto in disgrazia proprio dopo le accuse di centinaia di attrici che hanno subito molestie. La sessione "italiana" era moderata da Ronan Farrow, giornalista che pubblicò per primo molte delle denunce contro il produttore.

Sia l'attrice che la politica hanno riferito delle reazioni seguite alle loro denunce, anche in patria, tra "critiche, insulti e minacce". La Argento ha raccontato come in Italia sia stata chiamata "prostituta, opportunista, bugiarda, traditrice". "E questi sono solo gli insulti che si possono dire in pubblico - ha scherzato. - Purtroppo sono un pessimo esempio: dopo aver visto come sono stata trattata, come è possibile che altre donne trovino il coraggio di parlare e denunciare? Per certi commentatori italiani quello che mi è capitato non è stato stupro, ma prostituzione. Ai loro occhi non ero neanche degna di essere stuprata. È lì che ho pensato di lasciare l`Italia. Nel nostro Paese le donne non sono credute". E la Boldrini ha aggiunto: "L`insulto personale è diventato un'arma politica. Se fossi stata un uomo, non sarei mai stata trattata in questo modo. Ne sono sicura al 100%".