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Cannes, applausi e risate per Sorrentino

La critica accoglie bene "La grande bellezza", unico film italiano in concorso

Olycom

Applausi e risate per Paolo Sorrentino a Cannes. "La grande bellezza", unico film italiano in concorso, è stato accolto bene dalla stampa e si candida ai premi più importanti della 66esima edizione del festival. La pellicola, che ha come protagonisti Toni Servillo, Sabrina Ferilli e Carlo Verdone e Giorgia Ferrero, fotografa una Roma cafona, con donne di plastica e uomini da poco. Con la guida del giornalista colto e cinico Jep Gambardella (Servillo).

Un uomo approdato nella Capitale a ventisei anni (proprio come Federico Fellini) che si porta addosso tutta la fame e la curiosità della provincia, con tanto di accento napoletano. Jep è nato ricco, viene dal Vomero, da Posillipo, un signore che, come dicono gli inglesi, non ha dovuto comprare i mobili per arredare la sua casa. E' uno che di cose ne sa. E' un dandy sempre inappuntabile, che conosce le persone giuste che vivono la notte proprio come fa lui. Queste stesse persone le ospita spesso sulla sua terrazza che dà sul Colosseo. Tutti sono passati su quella terrazza dove si balla, si beve e si sniffa quella coca di cui il Tevere è pieno: la radical chic moralista, supponente e ricca. In cui si intrecciano le storie della spogliarellista agè (Ferilli) che guarda con disincanto il mondo di Jep e l'uomo di spettacolo fallito, ambizioso e fragile, interpretato da Verdone.

Ma i veri protagonisti di "La grande bellezza" - in sala dal 21 maggio per Medusa - sono la folla di parvenu, politici, giornalisti, attori, nobili decaduti, alti prelati, artisti e intellettuali veri o presunti. Sono loro a ballare al ritmo techno nelle feste dove Jep è un vero leader. "Non volevo essere semplicemente un mondano, volevo diventare il re dei mondani. Io non volevo solo partecipare alla feste, io volevo avere il potere di farle fallire" dice a se stesso Jep nel film. Ideato e scritto dallo stesso Sorrentino con Umberto Contarello, il film è dedicato al giornalista napoletano Giuseppe D'Avanzo scomparso due anni fa.