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Amanda Lear addio a trasgressione e ambiguità: "Ora canto un amore finito"

Lʼartista torna alla musica con Gianluca De Rubertis nel singolo "Mai Più" e a Tgcom24 si racconta tra ricordi e nuove passioni

amanda lear video Gianluca de Rubertis MAI PIù
ufficio-stampa

La vera trasgressione oggi per Amanda Lear è la fedeltà. Sposarsi, fare figli, stare insieme. Perché lei, che ha sempre giocato sull'ambiguità sessuale, ne ha viste e sentite di tutti colori. Ma gli uomini della sua età, che non svela, la annoiano e non riesce a frequentare ragazzi sopra i trent'anni. A Tgcom24 la musa - ma guai a chiamarla così - di Dalì, Bowie e Warhol racconta la nuova avventura musicale e non risparmia critiche alla tv italiana.

Amanda Lear addio a trasgressione e ambiguità: "Ora canto un amore finito"

Da sette anni è impegnata a teatro a Parigi ma tra una pausa in tv e una sfilata di moda, Amanda trova il tempo di tornare alla musica. A coinvolgerla nel nuovo progetto è il cantautore Gianluca De Rubertis che l'ha voluta nel singolo "Mai Più" dell'album "L'universo elegante" che uscirà il 13 ottobre. Il brano parla di una storia che finisce: "Ho paura dell'amore, troppa sofferenza", racconta la Lear. "Tra me e Amanda c'è una vicinanza intellettuale, il brano parla di un filo che si spezza, una storia d'amore importante e viscerale che lascia dentro qualcosa che non finisce mai anche se si interrompe e non torna più", sottolinea De Rubertis.

Amanda come ha fatto Gianluca a convincerti?
Mi ha coperto di regali (ride, ndr). La verità è che mi ha mandato il pezzo che ha scritto e mi è piaciuto il progetto, ho sentito una bella canzone (la canticchia, ndr) e ho detto 'mica male'.

Quanto è importante per te l'amore?
E' l'unico motivo per cui andiamo avanti. Amo i miei gatti, amo quel ragazzo che sta entrando in questo momento in hotel (giovane e muscolosissimo, ndr), io amo. E' una emozione positiva l'amore.

Sei innamorata?
No, o forse sì. Per me è come quando stai per vomitare, hai una sensazione di nausea e non sai se stai per rimettere o se ti stai innamorando. E' una sensazione e una sofferenza continua e non voglio che mi succeda più. Anche se è difficile resistere...

Tornando alla musica, quando il prossimo album?
Da sette anni sono a teatro a Parigi, mi piace questa svolta, esprimermi recitando. Ma non ho mollato la musica. Sto lavorando a un album che uscirà a gennaio. Ho cercato di fare un disco per ricordare la mia carriera, con tutti i brani famosi e cover di gente che adoro come Tony Bennett ma ho anche scritto tanti pezzi nuovi. C'è anche una sorpresa, ho avuto l'audacia di riprendere i Village People... Sono amica del cowboy, Randy Jones, pensa che mi voleva sposare, ma ormai è troppo vecchio... Ho rifatto Macho Man...

La tv italiana ti piace?
Torno ogni tanto ed è deludente, non sapete sfruttare i personaggi. In Italia urlano e non danno spazio e poi c'è troppa cronaca nera, la tv si sta sostituendo ai tribunali. Sempre di più la star dello show è il presentatore, negli anni invece ho imparato che è più importante il contrario. Guardo solo le fiction italiane, quelle con i costumi d'epoca.

Cosa è per te oggi la trasgressione?
Andare in chiesa, sposarsi, fare figli. Una volta era la sessualità, ma la bisessualità ad esempio ormai non sorprende più nessuno. Oggi essere fedeli è trasgressivo.

Tu sei fedele?
No, assolutamente no. Non sono politicamente corretta.

Hai giocato spesso con l'ambiguità sessuale, è stato controproducente?
Ma no, pensa se oggi tutti si ricordassero di me solo come cantante o attrice.... In Italia piace tanto la cronaca rosa, anche se la gente non ne può più dopo 40 anni di questa storia, uomo o donna...

Cos'è la bellezza?
Basta non pensarci troppo. Io non mi piaccio e non mi sono mai piaciuta. Penso a Virna Lisi o Anna Magnani, bellissime e con le rughe. Cominci a stare bene quando ti accetti. E' un lavoro lungo ma sono sulla buona strada, sono ben consapevole del fatto che al cinema non mi proporranno più la parte di Giulietta ma magari quella della serva, c'è sempre una tardona che si innamora di un giovane...

Un ricordo del passato che ti piace?
La primissima tournée italiana, ho lavorato in postacci abominevoli, ma ho anche cantato a Taormina al teatro antico e a Capri... ero innamorata dei miei ballerini che mettevo sul palco con il culo scoperto... e loro si lamentavano sempre (ride, ndr).

Perché ti fidanzi sempre con ragazzi più giovani?
Mi annoio con gli uomini della mia età. Ho una regola: a tavola, come a letto, mai con ragazzi sopra i trent'anni.

Sei stata la musa di Salvador Dalì, David Bowie, Andy Warhol, come li hai conosciuti?
Dalì mi ha conosciuta alla scuola d'arte, appena ha visto le cose che dipingevo mi ha detto che era tutto il contrario di quello che dovrebbe fare un pittore. Era pazzesco, in pubblico recitava una parte. Era Dalì, in privato era Salvador, dolcissimo e fragile. Il nostro è stato un amore platonico. Bowie invece si è innamorato di una fotografia, mi ha visto in una foto e ha fatto di tutto per conoscermi, mi ha chiamato alle 2 di notte. Ma essere considerata una fotografia, così come una icona a me non mi piace. Io sono io, parlo, mi muovo. Eccome...

Oggi sei corteggiatissima dagli stilisti...
Jean Paul Gaultier mi ha voluta in una sua sfilata due anni fae siamo molto amici, Din e Dan di Dsquared mi corteggiano, Fausto Puglisi è pazzo di me, Riccardo Tisci idem. Ma Elio Fiorucci è stato il primo che mi ha fatto venire in Italia. Per me gli stilisti oggi sono i veri artisti, per come creano, per come vestono le donne. Come me.