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Alice per il ritorno a Milano si regala Luca Carboni: "Il palco, il mio ambiente naturale"

"Nel mio Dna istinto e passione..." racconta la cantante, icona degli anni 80, a Tgcom24, parlando della sua musica e del concerto milanese in cui canterà i brani del suo ultimo album "Weekend"

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Dopo Roma e Firenze, Alice torna a Milano per presentare i brani del suo ultimo album "Weekend". L'8 Aprile sarà al Teatro Nuovo per un concerto dal vivo, con un ospite d'eccezione: Luca Carboni. "Il palco è il mio ambiente naturale, fare concerti per me è sempre qualcosa di miracoloso..." racconta la cantautrice di Forlì, che a Tgcom24 parla di musica, quella con la "M" maiuscola...

Alice per il ritorno a Milano si regala Luca Carboni: "Il palco, il mio ambiente naturale"

Perché è quella, la musica con la "M" maiuscola, che lei ha sempre prodotto e cantato sin dai suoi esordi. Una passione lunga una vita, avvalendosi delle collaborazioni di "mostri sacri" come Tiziano Ferro, l'inseparabile Franco Battiato, Francesco Messina e poi Phil Manzanera, Jerry Marotta e ancora Paolo Fresu e molti altri. Con lei, icona degli anni 80, voce dalle sonorità uniche, inimitabile e dalle grandi doti interpretative, sul palcoscenico del Teatro Nuovo ci sarà una band d'eccezione con Floriano Bocchino, Osvaldo Di Dio, Antonello D'Urso e Luca Carboni, ospite d'onore della data milanese, che con Alice canterà il brano "Da Lontano". "Dopo tanti anni è bello che io abbia ancora questa bella opportunità di stare in palcoscenico e avere questo scambio con il pubblico, onorata a Milano dalla presenza di un cantante come Luca Carboni", racconta Alice a Tgcom24.

Come è nata la tua collaborazione con lui?

Con Luca ho collaborato nel brano "Farfallina", contenuto nell'album "Fisico & Politico", due anni fa. E' stata un'esperienza bellissima e lui è un grande cantautore per la sua vocalità, oltre che una persona deliziosa. Mi sembrava la persona ideale per condividere "Da Lontano" che è proprio un dialogo tra due voci, le nostre due appunto.

Parlaci di "Weekend".
E' una scelta musicale legata a diversi compositori tutti differenti tra loro con un comune denominatore: la vita. Nell'album questo ritorna, rende l'album meno monotono, io canto i vari aspetti con sensibilità diverse a seconda delle persone che hanno composto con me questi brani. Lo abbiamo realizzato durante i fine settimana lunghi con una bella attitudine, una bella atmosfera, abbiamo avuto il tempo necessario per metabolizzare quello che stavamo facendo correggere il tiro e tutto questo con molta serenità e leggerezza d'animo e questo si sente nel disco. Spero di riuscire a trasmetterlo anche nello spettacolo che farò, al pubblico in sala...

Come è cambiata Alice negli anni?

Lo si capisce ascoltando la mia musica, ascoltando le mie canzoni. Dagli anni 80 quando sono diventata cantautrice, dalla mia collaborazione con Battiato, da "Capo Nord", quando presi insomma in mano la mia vita artistica e personale, sono cresciuta, mi sono evoluta. In quel periodo avevo delle cose da dire e le dicevo e le facevo con la musica. Col tempo si cresce, si diventa adulti, le tematiche cambiano, ma l'essenza di quello che mi è sempre interessato, il tema che porto avanti ancora oggi musicalmente rimane lo stesso: ovvero il piano esistenziale. Si cambia, tutti cambiamo, la musica cambia, per quanto mi riguarda in maniera direttamente proporzionale.

Quali sono stati i tuoi incontri fondamentali dal punto di vista musicale?

Oltre a quella con Franco, un altro incontro fondamentale è stato quello con Francesco Messina. Dall'album "Park Hotel", del 1986, ho praticamente sempre lavorato con lui, è lui che ha prodotto i miei album fino a "Weekend". Ed è lui che ha chiamato artisti di fama internazionale, come Paolo Fresu, a collaborare nei miei dischi. Ma di incontri e collaborazioni importanti è piena la mia vita, Juri Camisasca, Stefan Waggershausen e poi Tiziano Ferro.

Cosa pensi dei talent, come "X Factor" o "The Voice", che sfornano cantanti di successo?
Quello è spettacolo. Si servono di talenti per ottenere spettacolo e fare televisione, la musica è un'altra cosa. Io penso che tra i ragazzi che ne escono, alcuni abbiano più fortuna di altri, alcuni sono addirittura penalizzati, hanno poche possibilità di esprimere se stessi davvero. Il problema non è chi canta, ma cosa canta.

Tiziano Ferro ha detto di te: "Alice è un emblema di stile e integrità. E' un esempio di come ci si dovrebbe comportare quando si fa musica: seguendo l'istinto e la passione, assecondando i propri tempi e le proprie sensibilità...". Ti ritrovi in questa bella descrizione e qual è il leit motiv della tua musica?
Istinto e passione sono nel mio Dna...

Hai ancora qualche sogno nel cassetto non realizzato?

No, il sogno che avevo l'ho realizzato a partire dagli anni 80, quando sono diventata professionalmente quello che volevo. In realtà da allora non mi sono più nutrita di sogni ma di obiettivi da raggiungere e la vita mi ha fornito il materiale necessario per aiutarmi a crescere e a diventare adulta e responsabile e raggiungere i miei obiettivi.