OMICIDIO COLPOSO

Alec Baldwin incriminato formalmente per la morte sul set: era "distratto" durante l'addestramento con la pistola

L'attore era al telefono con i suoi familiari, l'accusa è di omicidio colposo  

01 Feb 2023 - 08:53
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Alec Baldwin è stato incriminato formalmente per la morte sul set di "Rust". L'attore sarebbe stato "distratto" durante l'addestramento con la pistola, poi utilizzata per girare la tragica scena in cui è morta Halyna Hutchins. L'accusa è di omicidio colposo, come si apprende dai documenti giudiziari depositati dal procuratore distrettuale di Santa Fe, Mary Carmack-Altwies, in cui vengono citati Baldwin e Hannah Gutierrez-Reed, che supervisionava le armi sul set del western. 
 

Dramma sul set di "Rust", Alec Baldwin spara e uccide la direttrice della fotografia

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"Baldwin era distratto parlando al telefono con i suoi famigliari durante l'addestramento su come utilizzare la pistola di scena, per le riprese del film 'Rust', in cui ha sparato e ucciso la direttrice della fotografia Halyna Hutchins", questo è quanto emerge dalle dichiarazioni sulla probabile causa dell'incidente scritte da Robert Shilling, un investigatore speciale dell'ufficio del procuratore distrettuale.

Se l'attore avesse eseguito i controlli di sicurezza obbligatori con l'armiere Hannah e non avesse puntato la pistola contro Hutchins, la "tragedia non si sarebbe verificata", ha sostenuto Shilling. "Questa sconsiderata deviazione dagli standard noti, dalla prassi e dal protocollo ha causato direttamente la sparatoria fatale", ha affermato. "Baldwin sapeva che la prima regola per la sicurezza delle armi è non puntare mai una pistola contro qualcuno a cui non intendi sparare", ha aggiunto.

L'archiviazione del caso arriva quasi due settimane dopo l'annuncio che Baldwin e Gutierrez-Reed sarebbero stati perseguiti per quello che le autorità hanno descritto come un modello di noncuranza criminale per la sicurezza. L'attore era stato infatti incriminato dalla procura del New Mexico per "omicidio colposo involontario", a 15 mesi dal tragico incidente dell'ottobre 2021 quando un colpo partì da una pistola armata con proiettili "vivi", impugnata da Baldwin durante le riprese. Una pallottola colpì il regista Joel Souza a una spalla per poi rimbalzare uccidendo la direttrice della fotografia del film. L'attore rischia tra 18 mesi e cinque anni dietro le sbarre.

Baldwin e Gutierrez-Reed sostengono la loro innocenza e hanno promesso di combattere le accuse. 
L'avvocato dell'attore, Luke Nikas, ha rifiutato di commentare e ha fatto riferimento a una precedente dichiarazione in cui ha definito le accuse un "terribile errore giudiziario" che lui e il suo cliente avrebbero combattuto e vinto. "Il Sig. Baldwin non aveva motivo di credere che ci fosse un proiettile vivo nella pistola - o in qualsiasi parte del set del film", afferma la dichiarazione. "Ha fatto affidamento sui professionisti con cui ha lavorato".

Ad ottobre 2022, a circa un anno dalla tragedia, l'attore aveva trovato un accordo con la famiglia di Halyna Hutchins, la direttrice della fotografia uccisa durante le riprese.  La notizia, diffusa da uno degli avvocati dell'attore aveva fatto pensare di essere giunti verso la fine dell'azione legale per omicidio colposo contro Baldwin e la produzione del film. Ma la notizia dell'accusa formale capovolge tutto. 

Nel novembre 2022 Baldwin ha fatto causa contro squadra dei tecnici del film "Rust": "Questa tragedia è successa perché munizioni 'vive' sono state consegnate sul set e caricate su una pistola", ha detto l'avvocato dell'attore, Luke Nikas.

Intanto le riprese del film erano state annunciate per gennaio con il cast originale e Matthew Hutchins, marito della defunta cineasta, come produttore esecutivo al quale sarà devoluta parte dei profitti. Ma ancora sul set tutto tace.

 

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