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La riforma della discordia: la Buona Scuola punto per punto

Il Senato approva il maxi-emendamento sulla riforma della scuola: qualche novità rispetto al Ddl. Ecco un rapido vademecum

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Maggioranza risicata alla Camera alta per La Buona Scuola, ora si attende il voto dei Deputati. Nel maxi-emendamento approvato il 25 giugno qualche novità rispetto alla valutazione di presidi e insegnanti: spunta un ispettore dell'Ufficio scolastico regionale nel nucleo valutativo composto da tre docenti, due genitori e un rappresentante degli studenti (per le secondarie). Resta l'organico funzionale come cuore della riforma. Centomila gli assunti previsti: si attingerà dalle Graduatorie ad esaurimento e dagli idonei del concorso 2012; le assunzioni di settembre procederanno in maniera tradizionale e non secondo l'organico dell'autonomia. Saranno invece scelti secondo i criteri della nuova riforma gli assunti dal prossimo concorso, che sarà bandito a dicembre 2015: a questi i presidi potranno conferire incarichi non più annuali ma triennali. Stabilito un tetto per lo "school bonus": le erogazioni liberali alle scuole (detraibili al 50-60%) non potranno superare i 100mila euro e sarà il ministero a evitare la sperequazione redistribuendo il 10% alle scuole che hanno ottenuto meno dinazioni rispetto alla media nazionale.

AUTONOMIA SCOLASTICA E ORGANICO FUNZIONALE – Una scuola sempre più autonoma è quella “buona” per il governo Renzi. Il ddl istituisce l'organico funzionale, ovvero professori assunti dalle scuole per far fronte alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali delle stesse. L'organico funzionale farà anche fronte alle supplenze fino a 10 giorni, da sempre un tema spinoso della scuola italiana. In poche parole sarà il “team” a chiamata diretta a disposizione del dirigente scolastico a cui verranno affidate maggiori responsabilità, che faranno di lui un vero “preside-manager”.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO – Il dirigente scolastico potrà gestire autonomamente le risorse umane, finanziarie, tecnologiche e materiali a disposizione. Le istituzioni scolastiche potranno infatti scegliere gli insegnamenti e attività da svolgere, e in base ad essi individuare il fabbisogno di docenti, materiale e finanziario secondo un Piano Triennale dell'offerta formativa che il Miur provvederà a finanziarie secondo risorse. A tal proposito, il Fondo di funzionamento verrà incrementato a 126 milioni annui dal 2016 al 2021. Nella gestione autonoma dell'organico e delle attività scolastiche da parte del dirigente, si fa rientrare anche il premio di merito che il preside può decidere ad assegnare ai prof più meritevoli. Dal 2016 verranno stanziati 200milioni annui allo scopo. Inoltre, per una migliore didattica, il preside potrà diminuire il numero di alunni per classe per evitare le cosiddette “classi pollaio” e ridistribuire così gli alunni nella scuola.

ASSUNZIONI – Il gigantesco piano assunzioni della Buona Scuola mira a stabilizzare 100mila precari della scuola, adoperandoli come organico funzionale e stabilizzando le cattedre. Chi saranno questi 100mila? In parte si tratta di iscritti alle graduatorie di merito del concorso bandito nel 2012, in parte di iscritti alle graduatorie ad esaurimento. 50mila dei nuovi assunti faranno parte dell'organico funzionale, mentre altri 50mila andranno a coprire posti già esistenti e vacanti. Al fine dell'assunzione a tempo indeterminato, i professori dovranno completare un periodo di prova e formazione, valutato dal dirigente scolastico, il collegio dei docenti e il consiglio di istituto.

CARTA DEL DOCENTE – Dal 2015/2016 sarà attivata la Carta del docente, dall'importo nominale di 500 euro per ogni anno scolastico, spendibile per l'aggiornamento e a formazione dei professori da utilizzare per l'acquisto dei libri, riviste, acquisto di software e hardware, iscrizione a corsi di studio, ingressi a cinema e musei, ecc.

FORMAZIONE IN SERVIZIO DEI DOCENTI –Dal 2016 saranno investiti 40 milioni per la formazione in servizio dei docenti: si tratta di 50 ore di attività utilizzando anche formazione tra pari e online.

INGLESE, MUSICA E EDUCAZIONE FISICA ALLA PRIMARIA – La Buona Scuola prevede un incremento degli insegnamenti di inglese, musica ed educazione fisica alla primaria, nel limite dell'organico disponibile.

CURRICULUM DELLO STUDENTE - Il percorso formativo degli studenti della scuola superiore si arricchisce di insegnamenti a scelta rispetto a quelli già previsti dal programma di indirizzo. Nasce quindi il Curriculum dello studente, che contiene il profilo del ragazzo relativo al percorso di studi, le scelte formative, le competenze acquisite a scuola e nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro. Per attuare questa novità, il preside può avvalersi di finanziamenti esterni quali sponsorizzazioni.

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO – Grande impegno da parte del governo per l'alternanza scuola-lavoro, per la quale si prevedono 100 milioni a decorrere dal 2016. Saranno aumentate a 400 le ore dedicate all'alternanza nel triennio dei tecnici e professionali, a 200 nei licei. Le ore potranno essere svolte in azienda e presso enti pubblici che svolgono attività inerenti alla valorizzazione del patrimonio artistico, culturale e ambientale.

DIDATTICA DIGITALE E LABORATORIALE – Il ddl prevede l'aggiornamento del Piano Nazionale Scuola Digitale del Miur per la digitalizzazione della scuola, che intende quindi estendere l'uso di strumenti tecnologici e di internet nella didattica. Inoltre La Buona Scuola spinge verso una didattica laboratoriale che metta in contatto la realtà produttiva e sociale del territorio con le scuole. Così si prevede la creazione di laboratori territoriali che colleghino le scuole con le università, i poli tecnico professionali, le imprese. Per questo progetto è previsto un finanziamento di 90 milioni

OPEN DATA – Sarà istituito un Portale unico dei dati della scuola dove sarà garantito l'accesso ai dati e ai materiali degli istituti scolastici, al curriculum dello studente, alla normativa, atti e circolari.

CINQUE PER MILLE E SCHOOL BONUS – La riforma della scuola prevede l'inserimento delle istituzioni scolastiche del 5 per mille dell'imposta sul reddito. Inoltre la norma sullo School Bonus dispone un credito di imposta del 65% delle erogazioni liberali per la scuola effettuate nel 2015 e nel 2016 e del 50% per quelle effettuate nel 2017. Si tratta di finanziamenti da parte di aziende, privati, enti per la realizzazione di nuove strutture, la manutenzione di quelle esistenti, sostegno ad interventi per l'occupabilità degli studenti.

AGEVOLAZIONI PER SCUOLE PARITARIE – Il ddl stabilisce la detraibilità del 19% delle spese sostenute per la frequenza di scuole dell'infanzia e primo ciclo che fanno parte del sistema nazionale di istruzione e delle scuole paritarie per un importo annuo non superiore a 400 euro.

EDILIZIA SCOLASTICA – Verranno predisposte indagini diagnostiche dei solai degli edifici scolastici con finanziamento pari a 40milioni di euro per l'anno 2015, per evitare crolli. Inoltre, è prevista la pubblicazione di un avviso pubblico per l'elaborazione di progetti per la realizzazione di scuole altamente innovative. Sarà Sull'edilizia scolastica il ddl ribadisce la normativa precedente sui lavori di messa in sicurezza delle scuole e favorisce il monitoraggio e l'eventuale sblocco di precedenti finanziamenti. E' prorogato il termine di utilizzo del Fondo per gli interventi di edilizia scolastica al 2018, che può essere alimentato anche dal'apporto di risorse finanziarie provenienti a soggetti esterni.