La ricerca a lungo termine - Sono stati tenuti sotto osservazione per undici anni 21 mila maschi con un'età dai 45 ai 79 anni. A parità di altri fattori, gli uomini che hanno adottato una corretta alimentazione unitamente a pratica sportiva e mantenimento del peso corporeo, nonché ridotto consumo di alcol e astensione dal fumo, hanno un rischio infarto ridotto dell'86%.
A influire di più sulla percentuale, l'astensione dal fumo, in grado di tagliare i rischi del 36%.Gli uomini che sono andati in bicicletta o hanno camminato almeno quaranta minuti al giorno e hanno fatto altri tipi di attività fisica per almeno un'ora settimanale hanno abbassato il rischio del 3%.
Anche il giro vita ha la sua importanza, chi non arriva a 94 centimetri abbassa le possibilità di incorrere in un infarto del 12%. La continenza del bere è un altro fattore rilevante: chi non assume più di due drink al giorno ha un rischio più basso dell'11%.
Una dieta ricca di frutta,ortaggi,legumi, cereali integrali e pesce influisce per il 18%. Ma difficilmente si seguono tutte queste indicazioni per il proprio benessere. Agneta Akesson, autore principale dello studio, dice: "Solo l'1% della popolazione fa parte del gruppo a basso rischio seguendo questo set di buone pratiche".