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A "Jazz Meeting" Dino Rubino

Il pianista e trombettista parla del suo nuovo album "Kairòs"

dino rubino
ufficio-stampa

Si intitola "Kairòs" ed è stato pubblicato da Tuk Music, l'etichetta che vede Paolo Fresu come direttore artistico, il nuovo disco del pianista e trombettista Dino Rubino. Ad accompagnarlo musicisti di differenti generazioni, che provengono dal jazz ma anche dalla musica classica: Giuseppe Mirabella chitarrista e co-arrangiatore del progetto insieme allo stesso Rubino, Riccardo Fioravanti al contrabbasso, Adam Naussbaum alla batteria e la splendida sezione fiati composta da: Angelo Bonaccorso ed Emanuele Giunta al corno francese, Vincenzo Paratore al trombone, al basso troviamo Gaetano Cristrofaro.

Con Dino, gradito ospite questa settimana a "Jazz Meeting" abbiamo parlato della genesi del progetto discografico. "Il disco - ci spiega Rubino -, nasce da un periodo che potrei definire di riflessione e che mi ha portato a comporre nuova musica, attraverso una ricerca che ha riguardato il campo musicale, ma anche quello umano. Ciò è avvenuto perché ritengo che non solo la musica ma anche tutta l'arte viva di ricerca, e che lo scopo per ogni artista sia quello di trovare una strada che possa portare un 'messaggio' al mondo".

Hai avvertito la differenza di età con altri musicisti del progetto?
Penso che nella musica la differenza di età sia eliminata. Il jazz in particolare è un continuo incontro tra persone di età e cultura differente, che si ritrovano in un unico solco, uniti dall'amore per la musica. Ad esempio con Adam Naussbaum il batterista pur appartenendo a una generazione diversa dalla sua, non ho avvertito questa differenza di età, perche la musica appunto unisce.

Hai scritto anche gran parte delle musiche di "Kairòs"?
I brani sono tutti miei, tranne uno che è di Giuseppe Mirabella che ha curato con me gli arrangiamenti. La sezione dei fiati è composta da tutti musicisti siciliani, che lavorano nei teatro spesso con la musica classica. Senza dubbio i fiati, oltre al pianoforte, hanno un peso importante. Il disco è uscito da poco e spero in un prossimo futuro di proporlo dal vivo, anche se non nascondo che non è facile riunire una formazione come l'ottetto.