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Il sindaco di Quarto: "Non mi dimetto, i voti della camorra ci fanno schifo"

Il primo cittadino del Comune napoletano spiega che "il M5S chiude la porta ai tentativi di infiltrazione"Il M5S: "Lʼonestà ha un prezzo, il sindaco si dimetta"

Il sindaco di Quarto:
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"I voti della camorra ci fanno schifo".

A dirlo è il sindaco del comune napoletano di Quarto, Rosa Capuozzo, in un video pubblicato su Facebook. "Abbiamo chiuso la porta perché il M5S chiude la porta ai tentativi di infiltrazione", aggiunge la Capuozzo, che sottolinea come "la lotta alla camorra non ha un colore politico: è una lotta di tutti".

"Devo essere chiarissima - prosegue il sindaco -: non c'è nessuna intenzione di dimettermi. Ho il sostegno di tutto il Movimento, di tutti i cittadini di Quarto e le dimissioni non le ho prese in considerazione perché non ci sono i motivi".

La vicenda - A Quarto, Comune precedentemente sciolto per associazione mafiosa, un candidato consigliere, Giovanni De Robbio, avrebbe portato in dote al Movimento Cinque Stelle 840 voti ottenuti attraverso pratiche di voto di scambio (il M5s aveva vinto con il 70.79% dei voti, pari a 9.744 preferenze contro i 4.020 degli avversari, ndr). Successivamente avrebbe richiesto per sé la presidenza del Consiglio Comunale e, per un suo amico, l'imprenditore di pompe funebri Alfonso Cesarano, la gestione dello stadio. Non avendo ottenuto niente, secondo quanto dicono le intercettazioni, avrebbe ricattato il sindaco Rosa Capuozzo, minacciando di rivelare alla stampa un presunto abuso edilizio.

Il primo cittadino, però, non ha ceduto alle pressioni e il consigliere è stato espulso dal Movimento il 14 dicembre 2015 per i suoi "comportamenti palesemente non conformi al programma". La cacciata, quindi, è arrivata una decina di giorni prima che De Robbio ricevesse l'avviso di garanzia.