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Colle, Renzi: "Elezione al quarto voto" Grillo al Pd: "Dateci voi i nomi"

Il premier indica ai suoi la strategia del partito e spiega che verrà proposto un solo nome e non una terna. "Chi non è dʼaccordo con quel nome dovrà dirlo apertamente"

renzi matteo davos
-afp

Il Pd voterà scheda bianca alle prime tre votazioni. Lo ha annunciato il premier Matteo Renzi all'assemblea dei deputati alla Camera indicando il metodo per eleggere il capo dello Stato. "Chi non condivide il nome del candidato alla Presidenza della Repubblica - ha detto il presidente del Consiglio - dovrà dirlo apertamente". E ha chiarito che l'elezione del capo dello Stato "non è un referendum né sul governo né su di me".

Renzi: "Sabato votazione decisiva" - Dopo aver votato scheda bianca nei primi tre scrutini, la "votazione decisiva" per eleggere il nuovo presidente della Repubblica sarà "la quarta", che si svolgerà "sabato mattina". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi nel corso dell'assemblea Pd a Palazzo Madama. Sono "fiducioso" che non si ripeterà la figuraccia del 2013.

Renzi: "Ok al dissenso, no ai franchi tiratori" - "Non faccio l'elogio del franco tiratore ma - vi stupirò - difendo il diritto di dissenso" sull'elezione del presidente della Repubblica. Così il premier Matteo Renzi.

Il premier ha spiegato ai presenti all'incontro (disertato da Pier Luigi Bersani) che il Pd proporrà agli altri partiti il nome di un solo candidato al Quirinale: niente terne, ma una proposta secca. E Chi non condivide il nome "dovrà dirlo apertamente". Anche perché, ha sottolineato Renzi, nel voto per il presidente della Repubblica "non c'è disciplina di partito".

Il premier ha quindi spiegato che il Pd ha ora la possibilità di riscattare lo scivolone del 2013 con il voto contro Prodi: "Il Pd - ha sottolineato - è l'antidoto e l'argine alla crisi della politica". E per quanto riguarda la possibilità che il capo dello Stato sia una donna, Renzi ha sottolineato che "non so se c'è lo spazio perché si chiuda su una donna. Lo verificheremo".

Dell'affossamento di Prodi ha parlato anche il capogruppo del partito alla Camera, Roberto Speranza: "Siamo in una settimana cruciale. Ciascuno di noi ha ancora sulla pelle le ferite del 2013. Ora è più che mai indispensabile un rapporto leale e franco per evitare le drammatiche vicende di due anni fa. Il rapporto e il confronto dentro i gruppi sarà comunque decisivo e io faccio appello a tutti voi: non perdiamo questa occasione per far emergere il nostro punto di vista".

Fassina d'accordo: "Pd Unito" - La linea di Renzi viene condivisa anche da Stefano Fassina, secondo il quale è importante che "il Pd riesca a superare unito la prova del Quirinale ed è sbagliata l'impostazione di cercare un candidato 'contro'. Va cercata la massima condivisione e in questo caso dobbiamo cercare l'interlocuzione con Fi".

Civati candida Prodi - Con una lettera inviata alla segreteria del Partito democratico, Pippo Civati candida Romano Prodi per la presidenza della Repubblica. Nella lettera il deputato dem propone di ripartire dal nome che il Pd aveva candidato nel 2013.

Guerini: "Dal Pd non ci saranno imboscate" - "Sono assolutamente certo della lealtà di tutto il Pd. Non penso a imboscate né tattiche che possano portare a risultati diversi" da quello che emergerà dalle consultazioni. Così il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini risponde a chi gli domanda se non tema un'asse tra parte del Pd e partiti di opposizione come il M5S.

M5S stanco di aspettare Renzi scrive al Pd: "Fateci nomi per il Colle" - "Cara/Caro parlamentare del Pd, le chiediamo, dopo averlo chiesto al presidente del suo partito, di esprimere le sue preferenze per i candidati" al Colle. E' il testo di una mail inviata da Grillo e Casaleggio a tutti i parlamentari del Partito democratico. "I nomi proposti dai parlamentari del Pd saranno votati dagli iscritti al M5S online nei prossimi giorni", si legge.

La decisione di rivolegersi direttamente ai parlamentari Pd arriva dopo alcuni giorni in cui tra il premier e i grillini sta andando avanti un braccio di ferro: "parliamone", è la posizione di Renzi, "faccia dei nomi e li faremo votare online", la risposta dei grillini.

Salvini: "E' come il calciomercato d'estate" - " Il Quirinale? Spero che finisca davvero sabato questa tragi-commedia: è come il calciomercato d'estate. Basta, i problemi dell'Italia sono altri". Queste sono le parole del segretario della Lega Matteo Salvini, ai microfoni del TgCom24. "A me sarebbe piaciuto un Presidente non palesemente di sinistra. Immagino e temo che, avendo Renzi i numeri, ci sarà un Presidente palesemente di sinistra. Cercheremo di mettere i nostri 40 voti a disposizione degli italiani affinchè siano il meno danneggiati possibile, andando in ordine di danno partendo da Prodi e Amato: sono delle calamità naturali, hanno dato all'Europa tutto il sangue che gli italiani hanno donato gentilmente negli scorsi venti anni".

"Sua maestà Renzi non l'ha detto nemmeno ai suoi chi pensa come Presidente della Repubblica –conclude Salvini - quindi aspettiamo che l'oracolo di Delfi o di Firenze spieghi a noi miseri mortali cosa vuole fare: magari ci stupisce dandoci un nome convincente e diciamo di sì. Noi andiamo ad ascoltarlo, siamo persone educate, non facciamo come i 5 stelle".