"EMERGENZA DEMOCRATICA"

Berlusconi, sì al legittimo impedimento

Intanto la Procura di Napoli ha chiesto il giudizio immediato per il leader del Pdl, assieme a Sergio De Gregorio e Valter Lavitola, nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta compravendita di senatori

11 Mar 2013 - 18:39
 © LaPresse

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I giudici del tribunale di Milano hanno accolto la richiesta di legittimo impedimento per motivi di salute per Silvio Berlusconi e hanno rinviato il processo Ruby a mercoledì 20 marzo. La decisione arriva poche ore dopo la protesta dei parlamentari del Pdl che sono entrati a Palazzo di Giustizia di Milano per manifestare contro la richiesta dei pm di una nuova visita fiscale per Berlusconi.

Continuano intanto le cure per Silvio Berlusconi, ricoverato da venerdì all'ospedale San Raffaele di Milano, per una uveite. Secondo i medici, il leader del Pdl potrebbe trascorrere un'altra notte in ospedale a causa della pressione alta. 

Difesa: "Tre nuovi certificati, complicazioni cardiologiche" - Al momento di chiedere il legittimo impedimento per il leader del Pdl per motivi di salute, i legali di Berlusconi avevano depositato tre nuovi certificati medici. Tra questi c'è anche un certificato firmato da uno specialista che evidenzia complicazioni cardiologiche per Berlusconi. 

Gelmini: "Per una volta disobbediremo al presidente" - "Per una volta disobbediamo al presidente". Così l'ex ministro Mariastella Gelmini aveva anticipato la decisione dei parlamentare Pdl, riunitisi a Milano, di manifestare contro la decisione della Procura di Milano di chiedere una nuova visita fiscale nei confronti di Berlusconi.  

Alfano: "Emergenza democratica, ci affidiamo a Napolitano" - "Abbiamo un interlocutore di cui ci fidiamo che è il presidente della Repubblica, anche presidente del Csm, e a lui affideremo la nostra preoccupazione per l'emergenza democratica", ha detto Angelino Alfano davanti al Palazzo di giustizia di Milano, nel corso della manifestazione "improvvisata" dai parlamentari Pdl.

"La protesta dopo tre fatti scandalosi" - Alfano ha fatto riferimento a tre fatti "scandalosi" che hanno portato alla protesta, ossia il mancato riconoscimento del legittimo impedimento per Ghedini e Longo impegnati nella riunione dei gruppi parlamentari, la visita fiscale per Berlusconi e la richiesta di giudizio immediato da parte della procura di Napoli per l'ex premier.

Poi la visita al San Raffaele - Dopo aver lasciato Palazzo di giustizia, Alfano si è recato al San Raffaele dove è ricoverato Silvio Berlusconi. La visita fiscale ordinata dal tribunale di Milano, ha detto, "è un gesto che prova un accanimento persecutorio gravissimo, un atto sconsiderato. Non abbiamo potuto visitare Berlusconi - ha aggiunto - e gli manderemo il nostro attestato di solidarietà tramite i medici. Non neghiamo la nostra preoccupazione, perché anche questa mattina la situazione non era positiva, il presidente Berlusconi non sta bene".

"Accanimento per condannare Berlusconi" - Il segretario del Pdl, parlando in mattinata ai vertici del partito, aveva spiegato: "L'obiettivo di questo accanimento giudiziario è di arrivare a una richiesta di condanna mentre sono in corso le trattative istituzionali per formare il governo".

Ma non tutti sono d'accordo con Alfano - "Valutiamo l'opportunità di non partecipare ai lavori parlamentari finché le nostre istanze non saranno prese in esame", si legge in un tweet del segretario del partito. Ma non tutti nel Pdl sono d'accordo. L'ex ministro del Welfare Maurizio Sacconi, sempre sul social network, si dice "contrario ad abbandonare il Parlamento, perché lì si difende la democrazia".

Napoli, Procura chiede giudizio immediato per Berlusconi - La Procura di Napoli ha chiesto il giudizio immediato nei confronti di Silvio Berlusconi nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta compravendita di senatori. Analoga richiesta è stata formulata per il sen. Sergio De Gregorio e l'ex direttore de "L'Avanti", Valter Lavitola. Il reato ipotizzato è quello di corruzione. 

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