Un commando di sei persone incappucciate ha assaltato, armato di pistole e machete, un gruppo di ville private per rapinarle. Un connazionale è stato ferito
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Nuovo attacco contro turisti italiani a Malindi, in Kenya. Un commando di sei persone incappucciate ha assaltato, armato di pistole e machete, un gruppo di ville private per rapinarle. Un italiano è stato ferito a colpi d'arma da fuoco: trasportato in ospedale, sarebbe fuori pericolo. Un altro turista è invece stato accoltellato a una mano. L'assalto potrebbe essere opera della banda che ferì alla nuca una bresciana ospite di un resort a Watamu Bay.
La Farnesina ha confermato la notizia. Il rappresentante consolare di Malindi, Roberto Macrì, sta seguendo la vicenda sul posto. Appena due settimane, una turista italiana, Paola Boglio di Brescia, era sopravvissuta per miracolo a un colpo di pistola che l'aveva ferita alla nuca. Dopo 48 ore di ricovero nell'ospedale di Malindi, ha fatto rientro in Italia in buone condizioni di salute.
Testimone: "Esperienza da incubo" - "E' stata un'esperienza assurda". E' ancora scossa la voce di Alessandro Aiani che al telefono con l'Ansa racconta la notte da incubo appena trascorsa nella villa presa d'assalto a Mayungu, tra Malindi e Watamu, in cui era ospite con un gruppo di amici. "Erano sei persone, avevano due pistole e dei machete. All'1.30 di notte stavamo tornando a casa, hanno aspettato che scendessimo dalla macchina e ci hanno aggrediti", racconta Aiani, originario di Genzano, in provincia di Roma. "Ci hanno buttati a terra e minacciati. Un mio amico è stato accoltellato a una mano. Ci hanno portato via soldi e macchine fotografiche. Poi sono passati alle altre ville", aggiunge il testimone spiegando che si tratta di un gruppo di 5 ville private, tutte abitate da turisti italiani, una decina in totale.
Alla casa accanto, quindi, i banditi "hanno sparato a un altro signore, un abruzzese, ferendolo alla pancia. E' stato un incubo, sanguinava, volevamo portarlo in ospedale ma ci avevano chiusi dentro. Solo grazie all'intervento di una persona della security locale siamo riusciti a farlo portare in una struttura sanitaria", prosegue Aiani, aggiungendo che il console Roberto Macrì lo aveva appena chiamato dal nosocomio di Malindi per dirgli che l'uomo "è fuori pericolo". Ora, Alessandro non sa bene cosa fare nei prossimi giorni: "Vengo qui da tanti anni e sarei dovuto rimanere fino a fine febbraio. Ora non lo so...".
Un gruppo di imprenditori - tra cui il Billionaire Malindi, appartenente a Flavio Briatore - associati al portale Malindikenya.net, precisa che il villaggio di Mayungu, dove sono avvenute le aggressioni, è in una zona isolata, raggiungibile solo da strade sterrate ed impervie, a una ventina di km dal centro di Malindi e almeno 10 da Watamu, senza una stazione di polizia e senza sedi di sorveglianza privati. Mayungu ha resort di recente costruzione "che per questo motivo ancora non si sono completamente adeguati agli standard di sicurezza che sono presenti nelle due cittadine turistiche". Il gruppo di imprenditori chiede di intervenire per evitare nuovi episodi e per "non rovinare il buon nome di un luogo solitamente tranquillo".