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Referendum in Grecia, stravince il no Festa in piazza, ma è rischio Grexit

Furiosa Angela Merkel: "Tsipras sta mandando Atene contro un muro". Ma il premier rassicura: "Abbiamo dimostrato che la democrazia non può essere ricattata"

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E' stato un trionfo oltre ogni aspettativa quello del premier greco Alexis Tsipras al referendum sulle proposte dei creditori di Atene in cambio di ulteriori finanziamenti per il salvataggio del Paese: i no hanno stravinto con il 61,3%. Una bocciatura senza appello della ex troika che rischia di avere ripercussioni in tutta l'Unione Europea. E da Berlino il cancelliere Angela Merkel commenta furiosa: "Tsipras sta mandando la Grecia contro un muro".

Quando le tv greche hanno iniziato a diffondere, dopo le 19, i primi sondaggi, il fronte del 'No' riunito nella sede di Syriza a Exarchia è esploso in un boato. E quando i primi dati sono diventati una certezza e i numeri sono schizzati oltre il 60%, piazza Syntagma si è riempita di gente festante in un tripudio di bandiere greche e di Syriza.

Con il referendum, dunque, i greci hanno dato mandato popolare fortissimo al premier, che ora chiede un accordo con i partner internazionali in tempi rapidi, anche "entro 48 ore". "Siamo pronti ad incontrarli già stasera", dice il capo negoziatore greco Euclid Tsakalotos, che esclude l'introduzione di una "valuta parallela" per affrontare il problema liquidità.

Tsipras, invece, si gode il trionfo: "Abbiamo dimostrato che la democrazia non può essere ricattata. Il 'No' non è una rottura con l'Unione Europea. I greci hanno fatto una scelta coraggiosa, che cambierà il dibattito in Europa".

Nonostante la vittoria politica di Tsipras, però, Atene ha un'emergenza da affrontare immediatamente: quella delle banche, che rischiano di rimanere a secco già martedì. Per questo la Banca di Grecia ha presentato in nottata una richiesta di aumento di liquidità di emergenza alla Bce. Ma dal membro francese del board della Banca centrale europea, Benoit Couré, arrivano segnali incoraggianti per la Grecia: "La Banca centrale europea ha ben chiaro che se è necessario fare di più, farà di più".

resta però l'incognita sul futuro: se Tsipras ha rassicurato i connazionali spiegando che "domani la Grecia andrà al tavolo negoziale con l'obiettivo di riportare alla normalità il sistema delle banche. E il problema del debito greco sarà sul tavolo negoziale dopo la pubblicazione del rapporto dell'Fmi", la Grexit ancora non è scongiurata. Tanto che Jp Morgan ha fatto sapere che l'uscita della Grecia dall'euro è lo scenario più probabile.