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Il Cdm approva il Def: crescita del Pil tagliata all'1,2% nel 2016

Il ministro dellʼEconomia: "Migliora il debito. LʼItalia è in regola". Ma lʼUe sferza Roma: "Già concessa troppa flessibilità"

"L'economia cresce grazie al miglioramento continuo delle finanze sia in termini di deficit che di debito".

Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al termine del Cdm. Le parole di Padoan dopo l'approvazione del Def che però vede al ribasso la crescita del Pil, che si attesterà all'1,2% nel 2016 (la stima era dell'1,6%), nel 2017 invece crescerà dell'1,4% mentre nel 2018 dell'1,5%. Il premier Matteo Renzi ha annunciato che il governo non "attuerà manovre aggiuntive".

"Lo sforzo riformatore del governo permette di utilizzare le clausole di flessibilità consentite a un Paese con le finanze in ordine", ha proseguito Padoan. In merito al deficit 2017 fissato all'1,8% del Pil, il ministro ha dichiarato: "Siamo tranquilli che l'1,8% sia assolutamente compatibile con il quadro europeo". E ha aggiunto: "L'Italia è più in regola di altri Paesi nel chiedere la flessibilità, e non è ingorda".

Il debito si attesterà nel 2016 al 132,4% per poi scendere al 130,9% nel 2017, al 128,0% del Pil nel 2018 e al 123,8% nel 2019.

Renzi: "Nessuna manovra correttiva" - Nell'illustrare il Def, Renzi ha dichiarato che il governo non attuerà alcuna manovra aggiuntiva. "In 26 mesi di convivenza non abbiamo mai effettuato manovra correttiva, è termine che abbiamo rottamato, appartiene al passato", ha aggiunto il premier. "La politica economica del Governo produce risultati tangibili", ha invece affermato il ministro dell'Economia. "L'Italia ottiene più flessibilità perché è più in regola di altri con le regole europee".

"Pil +1,2% è un fatto di serietà, l'Italia cresce" - Il presidente del Consiglio ha poi affermato: "Il fatto che ci sia una revisione all'1,2% del Pil è un fatto di serietà. L'Italia cresce, questi sono i numeri ce li avevamo anche a colori ma non volendo stupirvi. La crescita accelera, come dice bene Padoan, del 50% rispetto al 2015, nel 2016 andremo meglio".

Ue, vicepresidente Katainen sferza l'Italia: già concessa molta flessibilità - "L'Italia è il Paese che ha ottenuto più flessibilità, non se ne può concedere ancora". Lo ha sottolineato il vicepresidente dell'Ue, Jyrki Katainen, al Workshop Ambrosetti di Cernobbio, spiegando che "la flessibilità non è la soluzione ai problemi". "Dobbiamo essere responsabili, bisogna continuare a fare le riforme, non c'è spazio per rilassarsi", ha poi ammonito.